Dirci la verità per «salvare Israele da se stesso»

DOPO L’ATTACCO AI SOLDATI DELL’ONU SI IMPONE UN BILANCIO DEL NAZIONALISMO EBRAICO

Con i colpi di cannone mirati ai presidi della Forza di interposizione in Libano Unifil, la guerra di Natanyahu imprime un ulteriore salto di qualità. Il conflitto mediorientale è già nel baratro di una escalation inarrestabile. In un delirio di onnipotenza, i militari israeliani avevano «ordinato» ai caschi blu di togliersi di mezzo per bombardare le postazioni di Hezbollah. Dura presa di posizione del ministro della Difesa italiana Guido Crosetto: «l’attacco alla base Unifil è un crimine di guerra». L’ambasciata italiana dello stato ebraico difende la scelta del suo esercito. Attesa da un momento all’altro la vendetta di Israele contro l’Iran. Mentre l’incendio divampa in tutte le direzioni, è necessario avviare una riflessione intellettualmente, moralmente e politicamente onesta sugli effetti del nazionalismo ebraico approdato in Palestina dopo le tragedie immani provocate dai nazionalismi europei. Con gli stessi germi bellicisti, violenti e autodistruttivi di un orrendo passato

L’editoriale di IGOR STAGLIANÒ

Mediterraneo a rischio clima: “dimensioni esplosive”

Il Presidente Sergio Mattarella giovedì  3 agosto ha deciso di diffondere una lettera-appello, firmata con i Capi di Stato di Portogallo, Grecia, Malta Croazia e Slovenia, del gruppo Arraiolos piccolo centro portoghese dove vent’anni fa si riunirono per la prima volta i rappresentanti di alcuni Stati della Ue per trovare convergenze comuni. Il gruppo si chiama anche “Uniti per l’Europa”. Parole drammatiche in un documento congiunto, mentre dal nostro governo trapelano dichiarazioni che sminuiscono l’emergenza clima, tendendo qualche volta, addirittura, a sminuirne la cause. Ecco il testo diffuso dal Quirinale

La lettera di MATTARELLA, MILANOVIĆ, SAKELLAROPOULOU, VELLA, REBELO DE SOUSA e PIRC MUSAR​

Ferruccio Parri jr avvocato, Carlo Ginzburg storico, Dacia Maraini scrittrice, Nadia Urbinati politologa, Giovanna Borgese fotografa, Corrado Stajano giornalista e scrittore, Carlin Petrini fondatore di Slow Food, Valerio Magrelli poeta, Ugo Mattei giurista, Salvatore Settis archeologo; per sottoscrivere e condividere l’appello sulla tua rete social clicca qui