La cementificazione ad oltranza degli ultimi 7 anni ha impedito al suolo italiano di immagazzinare oltre 2 milioni di tonnellate di carbonio, con una perdita di 11 miliardi di euro per mancata produzione agricola nazionale ¶¶¶ Roma, 22.4.2021 (Red) − «Lo sfruttamento del suolo rompe l’equilibrio naturale della Terra e provoca la perdita dei servizi ecosistemici. La cementificazione ad oltranza degli ultimi 7 anni ha impedito al suolo italiano di immagazzinare oltre 2 milioni di tonnellate di carbonio»: sono alcuni dei dati forniti oggi dall’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale nella 51esima Giornata mondiale della Terra. Perdere i servizi ecosistemici del suolo vuol dire anche “pagarne le spese” sia in termini di fenomeni naturali (alluvioni, isole di calore, cambiamenti climatici) sia in termini economici, sottolinea l’Ispra: «Il costo totale di queste “carenze” ammonta a 3 miliardi di euro all’anno per gli ultimi 7 anni ai quali vanno aggiunti altri 8 miliardi di euro per la perdita di produzione agricola dovuta alla realizzazione di cantieri e di nuove costruzioni su suolo agricolo». Nell’ambito del progetto #Soil4life, l’Ispra ha realizzato il video che segue:  https://italialibera.online/wp-content/uploads/2021/04/Ispra-VIDEO-2021-04-22-08-23-03.mp4...

Questo contenuto è riservato ai soli abbonati.

Giornale digitale di informazione e partecipazione attiva