
Chi li ricorda i grandi concerti a Santa Cecilia ai tempi di Bruno Cagli? Era un’altra Roma. Ora l’offerta culturale è complessivamente molto modesta. Una Capitale con un grande passato e con un presente fatto di turismo modesto e distratto. Turisti da tutto il mondo che si fermano a guardare solo un paio di monumenti e poi scappano via. Un turismo blandito con i bar e le tavole calde, mentre ci vorrebbe poco per valorizzare le formidabili risorse che Roma può offrire. Come ad esempio le ville splendide che sorgono anche nei dintorni della città
Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI
IL RICORDO DEI GRANDI concerti ascoltati e visti a Santa Cecilia a Roma ai tempi di Bruno Cagli purtroppo scomparso ritorna quasi ossessivo. Meno male che dal Musicverein di Salisburgo è andato in onda mercoledì 10 maggio un lontano ormai concerto- spettacolo (2002), direttore sir Simon Rattle, che ha spaziato dal musical al folklore con rara bellezza e qualità. Ci siamo potuti ricreare come a Roma purtroppo succede sempre meno. Certo il Covid ha inciso e limitato molto l’offerta. E però una grande Capitale dovrebbe riuscire a fruire di ben altri finanziamenti per la musica e per il teatro. Roma ha vissuto in periodo barocco stagioni meravigliose con una sorta di competizione fra autentici genii teatral-musicali quali Friedrich Haendel e Arcangelo Corelli. E cito solo due casi eclatanti.
Possibile che fra gli investimenti che lo sviluppo economico-finanziario la Cultura in generale e quella della Musica Antica (ma pure quella del Melodramma fra Sette e Ottocento) ricevano attenzioni e finanziamenti così inadeguati o distorti? Il turismo romano non può, non deve assolutamente ridursi a quello di bar e tavole calde, alle pizzerie romanesche più o meno qualificate. Gli stranieri vengono comunque in massa ma per visitare il Pantheon di corsa, piazza di Spagna e poco altro. Occorre cambiare a fondo registro, saperli trattenere, sapersi proporre come Londra o Parigi come una autentica Capitale, Roma e dintorni dove sorgono Ville splendide frutto di mecenatismi indimenticabili e spesso tuttora da valorizzare pienamente. Senza contare la musica e la cultura per i più giovani che non può limitarsi a concerti o spettacoli teatrali francamente modesti. Roma rialzi la testa! © RIPRODUZIONE RISERVATA