Lunedì 30 ottobre, con una messa di ringraziamento, a Norcia è stata riaperta ai fedeli la Basilica di San Benedetto. Sono passati sette anni dal terremoto e i lavori di ricostruzione non sono ancora conclusi. Che differenza con la celerità e l’efficienza di altri restauri dopo sismi devastanti. Altri tempi, altre risorse, altro modo di amministrare i nostri beni culturali
◆ Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI
► Un interessante reportage di Corrado Zunino su “Repubblica” riporta gli elementi di fondo della ricostruzione di Norcia e precisamente della sua Basilica di San Benedetto sottolineandone i tempi lunghi. Vorrei ricordare che alcuni decenni or sono la Basilica Superiore di Assisi la quale per il sisma stava scivolando a valle venne salvata e integralmente restaurata in un lasso di tempo relativamente breve perché il Ministero per i Beni Culturali all’epoca retto egregiamente da Antonio Paolucci già soprintendente a Firenze impegnò il meglio del bagaglio tecnico-scientifica di cui disponeva coi più validi restauratori. Così la Basilica di Assisi poté essere largamente restaurata e inaugurata con un grande concerto dell’orchestrs sinfonica della Rai presenti la massime autorità dello Stato e della Cultura.
Avvilente il confronto con l’odierna modestia dei finanziamenti e dei mezzi tecnici messi in campo. Del resto quando il ministro della Cultura ha come titolo di merito un volume apologetico su Putin cosa ci si può aspettare di buono? Norcia può ben attendere. Come un rilancio deĺla presenza Rai nel campo della grande musica e delle orchestre. © RIPRODUZIONE RISERVATA