Tra le 12 e le 14 di oggi, a Trastevere, un sit-in contro la proroga delle norme proposta da Fratelli d’Italia che, dopo la pandemia, hanno esteso a dismisura l’occupazione del suolo pubblico a bar e ristoranti. Un’occupazione senza freni di ogni spazio con banchetti ininterrotti subìta dai residenti dei centri storici non solo della Capitale, a cui viene impedito persino di camminare senza fare lo slalom tra tavolini e sedie. Un problema destinato ad aggravarsi in vista del Giubileo del 2025. Nata dall’appello già firmato da quasi 500 cittadini, residenti ed intellettuali, aperto alla firma di tutti coloro che amano la bellezza della Città eterna, alla manifestazione intervengono anche rappresentanti di associazioni dalla Toscana, l’Emilia-Romagna, l’Umbria, la Sardegna e la Campania. Tutti gli aderenti alla Racv (Rete di associazioni per una città vivibile) chiedono che si blocchi la disciplina emergenziale per le occupazioni di suolo pubblico, dicono No al turismo che porta degrado, No alla cacciata dei residenti in nome del profitto


L’articolo di COSIMO GRAZIANI

Il problema dell’iperturismo a Roma, in particolare in vista del Giubileo del 2025, è un problema serio dalle conseguenze sociali impreviste e dannose oltre l’immaginabile. Roma da secoli attrae gente, è la sua vocazione storica che negli ultimi decenni ha preso la forma del turismo di massa. In quanto fenomeno nato con l’intento di scoprire e imparare da nuove culture e che ha ripercussioni positive sull’economia di uno stato, il turismo non può che essere positivo e mantenuto; il problema è quando prende le caratteristiche della società di consumo in cui si sviluppa, che è esattamente quello a cui gli abitanti delle città d’arte a forte vocazione turistica stanno assistendo da quasi due decenni a questa parte. La conseguenza? Lo spopolamento dei centri storici e artistici, l’alienazione di chi resta e vede diminuire i servizi a propria disposizione in favore di chi spende poche ore in città, città che smettono di essere comunità e si trasformano in contenitori, come ha spiegato molto bene su Italia Libera del 31 ottobre scorso l’urbanista Paolo Berdini (leggi qui).

Chi vive a Roma sperimenta queste situazioni ogni giorno, nonostante chi nasca nella “Città eterna” sia tutto sommato abituato a vedere persone provenienti da altri paesi. Dopo la fine della pandemia le necessità economiche hanno spinto molte attività commerciali del servizio della ristorazione a recuperare i guadagni persi aumentando la superficie occupata dai loro tavolini e le istituzioni lo hanno permesso con molta generosità. Ma ora che sono passati due anni dalla pandemia l’emergenza è diventata normalità, trasformando alcune vie del centro storico in lunghe e ininterrotti banchetti in cui chi cammina deve letteralmente fare attenzione a non inciampare, perché corre il rischio di cadere sulla pizza di un turista.

Per i residenti i disagi sono molti, tra questi: diminuzioni della superficie per il parcheggio e relativo peggioramento del traffico, calo del servizio di nettezza urbana – maggiori tavoli significano maggiore spazzatura che bisognerà raccogliere, ma è un discorso che si può tranquillamente ampliare anche agli appartamenti per gli affitti brevi – peggioramento dello stile di vita per la formazione spontanea di luoghi di ritrovo che rapidamente si trasformano in luoghi della movida con conseguente disturbo per i residenti. In questo contesto il tessuto sociale scompare, sostituito da una rete di servizi specifici e dal limitato impatto sociale.

In un mondo in cui i problemi del turismo di massa sono oramai tema di pubblica discussione – si guardi la decisione alla norma sulla stretta riguardante gli airbnb entrata in vigore a New York lo scorso settembre – è apparsa quindi in controtendenza la decisione del governo di prorogare con il ddl Concorrenza la normativa Dehors sul settore introdotta dopo la pandemia. La proposta è stata inserita dal senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo che ha giustificato la sua iniziativa sostenendo che «c’è stata la necessità di proseguire con questa proroga e quel tipo di normativa perché, di fatto, la regolamentazione da parte dei comuni e in particolare della Capitale non era stato ancora terminato […], date le tempistiche delle delibere in Campidoglio non era scontato che si sarebbe potuto approvare prima della fine dell’anno». Proprio questo è un altro aspetto che va sottolineato e che dà una sfumatura politica alla questione: la norma introdotta dalla maggioranza ha sorpassato l’azione del comune di Roma, la cui giunta ha successivamente introdotto una nuova regolazione solo il 15 novembre. Nel continuare a sostenere la sua azione, il senatore di FdI ha anche precisato che sarebbe servito a «dare certezze agli operatori e alla città in generale».

Ma è davvero questo di cui la città ha bisogno in vista di un evento come il Giubileo e in genere per gestire i flussi turistici? Estendere una tale regolamentazione potrebbe andare bene per i quartieri meno centrali dove la concentrazione di locali e ristoranti è minore, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, perché i problemi attuali dei residenti del centro possono diventare un domani quelli dei residenti di quei quartieri – se non lo sono già diventati. Provvedimenti del genere rischiano di lasciare centri storici e zone culturali incapaci di creare ricchezza, se non con un’attività a basso valore aggiunto e potenzialmente esposta a crisi sociali – solo alcuni esempi: terrorismo, recessioni economiche e pandemie varie.

I residenti del centro storico di Roma percepiscono il problema da anni e oggi, 18 novembre, si terrà a Trastevere, luogo simbolo di questi problemi, una manifestazione in Piazza Mastai per chiedere che si metta un freno al fenomeno dell’iperturismo e ai suoi effetti sui centri storici e le città d’arte. Non ci saranno solo sigle romane, ma anche rappresentanti di associazioni dalla Toscana, l’Emilia-Romagna, l’Umbria, la Sardegna e la Campania. Quello che chiedono è che non si espanda la disciplina emergenziale per le occupazioni di luogo pubblico, no al turismo che porta degrado, no alla cacciata dei residenti in nome del profitto. Richieste che non riguardano solo Roma, quindi, e che servono a far presente ad una classe politica che i guadagni a breve termine delle attività turistiche hanno anche effetti negativi sulle città sul lungo periodo. © RIPRODUZIONE RISERVATA 

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L’appello: «Un sito Unesco non può essere umiliato dal commercio»

«Dehors e tavolini in eterno nella città di Roma? La misura appena assunta sulla materia da un’alta istituzione come il Senato attraverso la sua Commissione industria è inaccettabile. Fuori dall’emergenza Covid si decide di prolungare a tutto il 2024 (e trasparentemente al 2025 anno del nuovo Giubileo) un’occupazione crescente di suolo pubblico nel cuore del sito Unesco uscita per molti versi da ogni misura prevista.

Non è un problema dei soli cittadini e residenti fortemente penalizzati al pari di attività commerciali che non siano quelle della ristorazione. È anche e soprattutto uno snaturamento sempre più esteso di ciò che caratterizza questa città come culla di civiltà e di storia. La pubblica amministrazione, dal Comune di Roma a tutte le altre istituzioni coinvolte, non deve permettere che il sito Unesco venga umiliato progressivamente in nome di interessi puramente commerciali».

Vittorio Emiliani, Rita Paris, Michele Campisi, Valerio Magrelli, Francesca Barzini, Vezio De Lucia, Fulco Pratesi, Alessandra Valentinelli, Pio Baldi, Chiara Rapaccini, Ruggero Martines, Marisa Dalai, Andrea Costa, Maria Gazzetti, Paolo Brogi, Silvana Rizzo, Igor Staglianò, Viviana D’Isa, Pino Coscetta, Irene Berlingò, Mirella Di Giovine, Kelly Velasquez, Nicola Alberto Barone, Francesca Marciano (lista aggiornata alle 20 del 29 ottobre 2023), Paolo Crepet, Andrea Muscatello, Luna Moltedo, Guido Moltedo, Rossella Candela, Domenico Rossilli, Ciro Morra, Loredana Piacentino, Ludovica Morra, Stefania Belmonte, Rodolfo Falvo, Maru Leone, Licinia Speciale, Paola Friggeri, Settimio Conti, Annalisa Biondi, Francisco Facchinei, Maria Pia Rosati, Maria Luisa Mirabile, Elisabetta Mangani, Maria Pia Micheli, Giorgia Onofri, Giorgio Crisafi, Matilde Cartoni, Edith Dzieduszyka, Raffaella Rumiati, Susanna Conti, Paola Friggeri, Tiziana Ficacci, Lucia Bartolucci, Cecilia Gandolfo, Mariella Venditti, Antonietta Bonauro, Augusto  Moscatelli, Sara Capogrossi, Giovanna Grumo, Carmelina Ariosto, Jadra Bentini, Francesco Barrese, Marie Delphine Bonada, Elvira Vannucchi, Francesco Zito, Manuela Evangelista, Marta Zaniari, Marcelle Padovani, Stanislao Grazioli, Letizia Cicconi, Vaifra Palanca, Guido Schlinkert, Paolo Liverani, Elena Somaré, Elena Polidori, Gabriella Armando, Pia Candinas, Monica Rametta, Lara Cacciamani, Donatella Monachesi, Silvio Psasquarelli, Peter Flaccus, Alessia Panzadoro, Massimo Ravenna, Angela Petrotta, Elio Rizzo (lista aggiornata alle 18 di lunedì 30 ottobre 2023), Viviana D’Isa, Yvonne Colsi, Guido Valesini, Claudio Leonardi, Loredana Sementini, Costanza Pompa, Nathalie Naim, Zaccaria Lori, Anna Padovani, Andrea Brogi, Linda Ceraso, Daniela Fabiani, Paola Di Pasquale, Elisabetta Lavagna, Polly Rigacci, Maria Grazia Ciccarelli, Mario Marazziti, Alfonso Perrotta, Rossella Rossa Arena, Comitato Campo de Fiori, Sista Bramini, Fabio Balocco, Geppy Rippa, Antonio Pietrangeli, Anne Johanson, Giorgio Carra, Tania Raffa, Anna Maria Bianchi, Giuseppina Torregrossa, Ilma Reho, Marina Pescarmona, Giuseppe Lobefaro, Guido Sasso, Paolo Ciani, Cristiana Paoletti, Maria Carola Vizioli, Angelo Bolaffi, Gianfranco Amendola, Adriana Argentini, Alberta Campitelli, Paola Vassalli, Laura Francescangeli, Chiara Mellucci, Carlo Ambrosoli, Claudio Morezzi, Beniamino De Vita, Maria Cristina Marcuzzo, Luisa Piazzi, Elisabetta Ambrosi, Filippo Anfosso, Enrico De Maio, Giulio Ielardi, Renato Ferraro, Vico Vicenzi, Rodrigo Bianchi, Annelisa Macrì, Anna Ribuffo, Marco Pietrolucci, Paolo Pietrolucci, Dalia Sestieri, Ombretta Bracci, Sergio Saraceno, Angelica Fago, Anna Maria Palaia, Anna Gullace, Gabriella Casalini, Paolo Santurri, Gaia Pallottino, Giuseppe Ciccarelli, Paolo Rosa, Antonella Pepe, Laura Pelosi (lista aggiornata alle 17 di mercoledì 1 novembre 2023), Luigi Loria, Annalisa Rosselli, Cristina Zavaroni, Nino Criscenti, Simonetta Salutini, Carlo Serafini, Associazione civica “SOS Via dei Coronari – Rioni Ponte e Parione, Silvano Curcio, Guido Hermanin, Blanche Bauchau, Lorena Monguzzi, Camilla Sampietro, Antonella Tuccani, Flavia Muzi Falconi, Anna Maria Balsano, Sabrina Cornaggia Medici, Anna Trovatelli, Maria Serena Sapegno, Rosella Ideo, Cecilia Bersani, Alessandro Tucci, Sabrina Rossi, Leda Vigliardi Paravia, Sergio Arzeni, Cesare Gianni, Sabina Felici, Elena Pagnoni, Gennaro Berger, Giampiero Amorelli, Ivan Montanari, Maurizia Cicconi, Piero Meogrossi, Laura Biciocchi, Elena Fieni, Raffaella Petraroli, Lapo Sestan, Angelo Delfini, Flavia Gavillucci, Elisa Gusberti, Carla Di Francesco, Anna Maria Felici, Lorenzo De Stefani, Letizia Lodi, Olimpia Mastroianni, Annalisa Cipriani, Maria Giulia Picchione, Maria Cristina Lattanzi, Rossella Rea, Carlo Cacciarelli, Patrizia Cacioli, Massimo Nobile, Cristina Corsi, Frank Vermeulen, Carlo Corsi, Gloria Gianaroli, Giovanna Gavaudan, Bruno Marini, Serena Bernardini, Benedetta Bini, Alberto Abruzzese, Gianni Bulian, Lia Migale, Tatiana Pipan, Paola Migliorino, Paola Barendson, Patrizia Camponeschi, Mario Bottino, Laura Tagliaferri, Paolo Carasso, Massimo Antonello Piancastelli, Paolo Argentini, Fabrizia de Ferrariis Salzano, Maurizio Picca, Laura Argentini, Flora Toccafondi, Raffaella Ottaviani, Marco Badia, Elisabetta Galluccio, Luisa Corazza, Paola Tanda, Simonetta Marcellini, Paolo Gelsomini, Daniella Hunt, Raffaela Gargiulo, Iole Gio Marzossi, Roberto Pomanti, Antonella Barina, Gennaro Sasso, Christina Viragh, Alessandro Cremona Urbani, Paola Moretti, Roberto Baccani, Lina Sebastiani, Cecilia Bartolucci, Sergio Melaranci, Roberto Pomanti, Antonietta Buonauro, Massimo Narducci,  Alessandra Conti, Danilo De Prosperis, Dea Stornelli, Maria Pia Spera, Laura Franchitti, Denisa Franchitti, Fabrizio Renzi, Liliana Maarek, Gustavo Tani, Paola Tancioni, Rossana Malara, Giovanni Mura, Luigi Tancioni, Lorenza Parisi, Carmine Martino, Donatella Torno, Michela Cangani, Lorenza Del Tosto, Alessandro Sangermano, Maria Rosaria Sammarco, Francesco Cosacco, Giorgio Granzarolo, Annamaria Russo, Marco Abbati, Ciro Morra, Paolo Pistolesi, Cristina Casciola, Valerie Fermariello, Tiziana Sagoni, Lucia Tota, Francesca Barrese, Patrizia Pichiorri, Antonella Pichiorri, Pina Bellofatto, Francesco Rinaldi, Sabrina Luongo, Vanna Mannucci, Giovanna Mucci, Giovanni Hermanin, Cinzia Iacoangeli, Fabrizio Fabi, Euridice Vognani, Paola Pistolesi, Daniele Danese, Caterina Bon Valsassina, Gianni Ferrante, Associazione Hüffer per il Giardino Cairoli – Roma, Elena Pagnoni, Nicola Martinelli, Riccardo Lombardi, Marica Mercalli, Alessandra Ottieri, Sara Zanardelli, Giuliano Lermme, Concetta Brescia Morra, Bruno Manzone, Stefano Scarpetta, Federica Giacomini, Ersilia Vaudo-Scarpetta, Giusy Torregrossa, Ippolita Montauto, Giovanna Guerrieri, Giorgio Boscagli, Beatrice Rossilli, Luca Salvioni, Anna Spina, Giovanna Togni, Maria Rosaria Sequino, Carolina Vincenti, Patrizia Prosperi Porta, Eva Clausen, Valeria Viganò, Federico Ferro-Luzzi, Angela Maria Piga, Alessandra Battaglia, Ippolita Gallo, Mario Stella Richter, Paolo Cosmacini, Marina Valensise, Angelika Mann, Jose Luis Fernandez Balseiro, Maria Romana Ciliutti, Nicoletta Gualdi, Cecilia Valmarana, Elisabetta Bertagnolli, Maria Spiuna, Gianluigi Prete Capasso Torre di Caprara, Sauro Pica, Lorenzo Molinari, Serena Di Gaetano, Filippo Pacciani, Antonella Anselmo, Daina Maja Titonel, Mauro Angeletti, Gea Fatta Del Bosco, Paola Petrelli Boetti, Rita Quintavalle, Ilaria De Grenet,Mario Bevilacqua, Lavinia Giada Olivetti, Luciano Mecarocci, Roberta D’Addio, Maria Giordano, Lucrezia Volpini D’Addio, Daniela Cavallero, Laura Vigliardi Paravia, Antonio Venturini, Virman Cusenza, Alessandra Gulotta, Giuliano di Martino, Enrica Lea, Gianni Mennuni, Cintia Paladini, Gianfranco Perni, Stefano Giovenali, Eralda di Martino, Silvia Rubeca, Luca Einaudi, Flavia Domitilla Pozzi, Agostino Cassaro, Albertina Bernardi, Cesidio Iori, Carlo Cassaro. Gustavo Piga, Cinzia Vismara, Maria Rosaria Barbera, Cristina Gallo, Rosanna Cenni, Associazione Info Roma.it, Emilie Ryan, Marina Magnani, Marta Fragalà, Franco Lo Presti, Maria Grazia Filetici, Maria Pia Micheli, Paolo Pietrangeli, Rita Brizi, Silvia Costa, Maria Bonmassar, Claudio Varagnoli, Silvia Tatti, Ginevra Bompiani, Maria Giordano, Emma Biagini, Ester Giovanna Baronti, Cristina Rinaldi, Marco Palandri, Elisabetta Ambrosi, Gilberto Stacchi, Rossella Fiorentini, Rosanna Olivi de Conciliis, Associazione Aspettare stanca, Manilla Calabretta, Luca Di Gregorio, Livia Serlupi Crescenzi, Sabrina Rossi, Antonella Tuccani, Paolo Alberto Paoletti, Brigitta Paoletti, Lyn Trapani, Stefano Trapani, Gian Domenico Mosco, Gianfranco Pitruzzella, Laura Marvasi, Sara Parca, Laura Mocci, Andrea Corrado Puccetti, Maria Grazia Cadelli, Fabio Bonavita, Domenico Annichiarico, Associazione recupero culturale artigianato artistico (Arca), Fabrizio Oppedisano, Laura Barone, Comitato Rione Monti, Elisabetta Mangani, Comitato Emergenza Trastevere, Viola Starnone, Adriano Labbucci, Guglielmo Bianchi, Andrea Gualtieri, Federico Auer, Claudia D’Urso, Gianni Ferrante, Maurizio Ciavardini, Simonetta Bruno, Gianluca Catesi, Graziano Marini, Liana Fornari, Tiziana Caroselli, Augusto Scacco, Isabella Damiani, Giovanni Palandri, Giorgio Pietrangeli, Silvana Perotta, Comitato salviamo Villa Paolina, Olga Ciofini, Giovanna D’Angiolini, Carin Engsjo, Guidalberto Torlonia, Maria Cristina Fiorentino, Mattia Ciampicacigli, Angela Gabrielli, Donatella Costa, Lucia Tota, Ebe Giacometti (lista aggiornata alle ore 17 di mercoledì 15 novembre 2023)

(adesioni a: [email protected]; potete scrivere anche a: [email protected] )

Dopo la laurea in Scienze politiche e Relazioni Internazionali presso l'Università RomaTre mi sono trasferito prima in Estonia, poi nel Regno Unito e successivamente in Kazakistan per conseguire il Master in Studi Eurasiatici. Mi occupo di politica internazionale e dell'Asia Centrale anche per il Caffè Geopolitico e L'Osservatore Romano. Tra i paesi in cui ho vissuto per studio o per esperienze lavorative ci sono anche gli Stati Uniti, Spagna e Ungheria. In tutti questi paesi, l'obiettivo è stato di immergersi nella cultura locale