I gruppetti “colorati” che per strada enumerano i giocatori del cuore scandendo per ognuno, forte e con gioioso orgoglio, un: “Africa” sono una delle rappresentazioni di questa nuova situazione. Moltitudini giustamente festanti, in patria e all’estero, per un successo che riguarda anche il mondo islamico e che viene vissuto non solo per l’importanza sportiva, ma — è trasparente — anche come metafora di un riscatto contro i vecchi padroni coloniali. L’Africa ha, e continuerà ad avere, la più giovane popolazione dei cinque continenti. E un potenziale in buona misura sconosciuto agli antichi Paesi “padroni”, e c’è da sperare che questi successi epocali nel calcio siano solo i primi segnali positivi di un grande cambiamento Il commento di HERR K. Qui in alto, Jawad el Yamiq esulta per l’ingresso del Marocco in semifinale; sotto il titolo, tifosi del Marocco sabato 10 festeggiano a Torino la vittoria contro il Portogallo ai Mondiali del Qatar (credit Tino Romano/Ansa) “BISOGNAVA FERMARLI QUANDO era tempo!” La politica alla Salvini contro gli sbarchi trova una giustificazione a posteriori in quello che è il portato epocale di questi campionati mondiali di calcio. Per anni sono continuati ad arrivare, soprattutto dall’Africa qualcuno anche dall’Asia, e nessuno ha mai voluto fermarli! Ed ecco che, alla seconda generazione, sono già...

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Non ha mai amato la poesia, in particolare quella contemporanea. Archiloco, Saffo, Lucrezio, Dante, Ariosto, Shakespeare e Leopardi, stop. Per questo, forse, si diletta a cimentarsi con racconti brevi, il romanzo non è nelle sue corde e nemmeno alla sua portata. Fascinato dalla Mitteleuropa di Hofmannsthal, Schnitzler, e sì, pure Roth. Ha un sano disprezzo per quell’orda di umanisti — tutti hanno sicuramente scritto poesie anche dopo i vent'anni — che infesta l'amministrazione pubblica ed è colpevole di linguaggio e procedure, che in nome di Sicurezza e Privacy bastonano impietosamente le parti basse degli utenti; e che vanificano gli sforzi per far risalire l’Italia dall’attuale ultimo posto nella Ue per digitalizzazione. Promette di lardellare con excursus scientifici, episodicamente, qualche racconto. Per contribuire a superare il gap che ha la letteratura italiana, fatti salvi Gadda, Calvino e, in parte, Eco ?. Ma sta anche valutando se non tralignare con un po’ di esoterismo