Lisbona, i giardini di Belem visti dall’interno della Torre; sotto il titolo, il “Castelo de São Jorge” [il foto servizio della pagina è di Gian Carlo Alvarez de Castro]Sulla ripresa socio-economica pesa l’andamento della pandemia (malgrado la percentuale di vaccinati fra le più alte d’Europa, ha un tasso di contagi elevato) e la crisi politica aperta l’1 novembre. I due partiti della sinistra radicale hanno tolto l’appoggio esterno al governo del premier socialista António Costa (considerato il leader politico più progressista in Europa), obbligando il Capo dello Stato Marcelo Rebelo de Sousa a indire nuove elezioni. Eppure, in cinque anni di governo, Costa ha rimesso in moto il motore economico, aumentato il salario minimo e ridotto la disoccupazione; sulla pandemia si è guadagnato il plauso internazionale sulla gestione del piano di aiuti europei. Il 31 gennaio si torna alle urne L’analisi di CARLO GIACOBBE IL PORTOGALLO, GEOGRAFICAMENTE l’ultima perché la più occidentale fra le nazioni europee, potrebbe diventare l’apripista fra i Paesi del Vecchio continente: i principali indicatori socio-economici confermano per il 2022 la tendenza verso un’accentuata fase di ripresa, cominciata nella seconda parte dell’anno appena terminato. Quello che per alcuni è il più piccolo tra i grandi Stati europei e per altri è il maggiore tra i “piccoli”, dovrebbe essere quello con la crescita...
Il 2022 che sarà. Covid permettendo, il Portogallo fa da apripista su ripresa ed equità in Europa
Carlo Giacobbe
Mi divido tra Roma, dove sono nato, e Lisbona, dove potrei essere nato in una vita precedente. Ho molte passioni, non tutte confessabili e alcune non più praticabili, ma che mai mi sentirei di ripudiare. In cima a tutte c'è la musica, senza la quale per me l'esistenza non avrebbe senso. Non suono alcuno strumento, ma ho studiato canto classico (da basso) anche se ormai mi dedico (pandemia permettendo) al pop tradizionale, nei repertori romano, napoletano e siciliano, e al Fado, nella variante solo maschile specifica di Coimbra. Al centro dei miei interessi ci sono anche la letteratura e le lingue. Ne conosco bene cinque e ho vari gradi di dimestichezza con altrettante, tra vive, morte e, temo, moribonde. Ho praticato vari generi di scrittura; soprattutto, ma non solo, saggi e traduzioni dall'inglese e dal portoghese. Per cinque anni ho insegnato letteratura e cultura dei Paesi lusofoni alla Sapienza, mia antica alma mater. Prima di lasciare, con largo anticipo, l'Ansa e il giornalismo attivo, da caporedattore, ho vissuto come corrispondente e inviato in Egitto, Stati Uniti, Canada, Portogallo, Israele e Messico. Ho appena pubblicato “100 sonétti ‘n po’ scorètti", una raccolta di versi romaneschi. Sono sposato da 40 anni con Claudia e insieme abbiamo generato Viola e Giulio