Nelle aree del disagio sociale, quattro studenti su dieci hanno lasciato il banco con punte più alte al Sud e i dati sull’apprendimento sono molto sconfortanti Riaprono le scuole in un un altro anno difficile. «La pandemia è stato un duro colpo al diritto all’istruzione», dicono i professori. Soprattutto nelle aree del disagio sociale, quattro su dieci hanno lasciato il banco, con punte al Sud che oscillano tra il 35-40 per cento. Un annus horribilis in cui sono aumentate le disuguaglianze: tra i ragazzi, tra gli Istituti, tra Nord e Sud del Paese, tra centro e periferie delle grandi città. La scuola italiana non riesce a garantire le stesse opportunità a tutti e i dati sull’apprendimento sono sconfortanti: «Uno studente su due non ha raggiunto la preparazione minima nelle materie più importanti come italiano e matematica». In molte località i tamponi sono introvabili e il tentativo di tracciare i contagi nelle scuole è fallito in partenza L’analisi di ANNA MARIA SERSALE IL COVID HA FLAGELLATO la scuola per tutto il 2021, ha aumentato le disuguaglianze e fatto salire vertiginosamente le percentuali di abbandono. Un anno di restrizioni, mascherine in classe a partire dalle elementari, malessere diffuso, scelte altalenanti, provvedimenti spesso contraddittori, presi in corsa da governo, regioni, comuni, ministero, presidi…...
Il 2022 che sarà. “Generazione Covid”: a scuola tornano Dad e chiusure a singhiozzo
Anna Maria Sersale
Giornalista professionista, ha lavorato al “Messaggero” dal 1986 al 2010. Prima la “gavetta” in Cronaca di Roma, fondamentale palestra per fare esperienza e imparare il mestiere, scelto per passione. Si è occupata a lungo di degrado della città, con inchieste sugli abusi che hanno deturpato il centro storico. Dal 1997 ha lavorato alle Cronache italiane, con qualifica di vice caposervizio, continuando a scrivere. Un filo rosso attraversa la sua carriera professionale: scuola, università e ricerca per lei hanno sempre meritato attenzione, con servizi e numerose inchieste.