Nel panorama italiano il tema del lavoro è relegato ai margini della produzione cinematografico. Poche opere e mal distribuite nei circuiti che contano. Al “Premio Cipputi” di quest’anno si è fatto largo “One day One day” di Olmo Parenti, presentato alla manifestazione “Sotto le stelle del Cinema” di Bologna. Racconta la vita dei lavoratori extracomunitari...
“One day One day”, il docufilm di Olmo Parenti su Borgo Mezzanone, la bidonville più grande d’Italia
La mia scuola è stata la fabbrica, la Flm prima, la Fiom e la Cgil poi, in un percorso che mi ha permesso di sperimentare sul campo la comunicazione e il giornalismo. Mi sono anche cimentato nell’organizzazione di eventi con mostre e concerti, in particolare a Torino. In questa città nel 1996 ho promosso il “Premio Cipputi” insieme ad Altan all’interno del “Torino Film Festival”. Il Premio continua a vivere ora nel capoluogo emiliano-romagnolo organizzato insieme alla Cineteca di Bologna. L’approdo alla comunicazione istituzionale è stato il proseguimento del percorso precedente, tenendo al centro del mio impegno le tematiche legate al lavoro, al sociale e all’economia. Ultimo ma non ultimo coltivo una passione inestinguibile per l’enogastronomia, attività che svolgo a tavola e sulla stampa.