Autore: Cosimo Torlo

La mia scuola è stata la fabbrica, la Flm prima, la Fiom e la Cgil poi, in un percorso che mi ha permesso di sperimentare sul campo la comunicazione e il giornalismo. Mi sono anche cimentato nell’organizzazione di eventi con mostre e concerti, in particolare a Torino. In questa città nel 1996 ho promosso il “Premio Cipputi” insieme ad Altan all’interno del “Torino Film Festival”. Il Premio continua a vivere ora nel capoluogo emiliano-romagnolo organizzato insieme alla Cineteca di Bologna. L’approdo alla comunicazione istituzionale è stato il proseguimento del percorso precedente, tenendo al centro del mio impegno le tematiche legate al lavoro, al sociale e all’economia. Ultimo ma non ultimo coltivo una passione inestinguibile per l’enogastronomia, attività che svolgo a tavola e sulla stampa.

Nel 1943, dopo l’armistizio e l’8 settembre, nelle regioni del centro-nord sotto la Repubblica di Salò e l’occupazione nazista, il problema dell’alimentazione sarebbe divenuto praticamente l’incubo quotidiano di tutta la popolazione civile. Nulla andava buttato via, tutto poteva trasformarsi in surrogati; si trovò persino la maniera per fare la crema…

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