Autore: Herr K.

Non ha mai amato la poesia, in particolare quella contemporanea. Archiloco, Saffo, Lucrezio, Dante, Ariosto, Shakespeare e Leopardi, stop. Per questo, forse, si diletta a cimentarsi con racconti brevi, il romanzo non è nelle sue corde e nemmeno alla sua portata. Fascinato dalla Mitteleuropa di Hofmannsthal, Schnitzler, e sì, pure Roth. Ha un sano disprezzo per quell’orda di umanisti — tutti hanno sicuramente scritto poesie anche dopo i vent'anni — che infesta l'amministrazione pubblica ed è colpevole di linguaggio e procedure, che in nome di Sicurezza e Privacy bastonano impietosamente le parti basse degli utenti; e che vanificano gli sforzi per far risalire l’Italia dall’attuale ultimo posto nella Ue per digitalizzazione. Promette di lardellare con excursus scientifici, episodicamente, qualche racconto. Per contribuire a superare il gap che ha la letteratura italiana, fatti salvi Gadda, Calvino e, in parte, Eco ?. Ma sta anche valutando se non tralignare con un po’ di esoterismo

L’auletta serale al primo piano di via Vicenza, una sede distaccata della “Sapienza”, era affollata all’inverosimile di combattivi militanti che seguivano con la massima attenzione il dipanarsi del seminario a puntate sulla “trasformazione del valore in prezzo”. Da “l’immaginazione al potere” di pochi anni prima e dalla contestazione del potere…

Leggi

Era tornato pochi giorni prima da Göttingen, l’università centro dell’Illuminismo e dalla quale Alexander von Humboldt aveva ispirato la scienza moderna, fornito i primi più importanti esempi di interdisciplinarità e teorizzato la “terza missione” per l’Università, quelle dei servizi per il territorio e i concittadini. Avendo dimenticato la chiave di…

Leggi