Questa storia della legittimazione del potere, cioè, oggi, della democrazia stessa, lo turbava. Ormai da decenni, sicuramente in Italia ma non solo, altri “poteri” — quello della scuola e della famiglia — stavano rotolando per una discesa senza freni e che l’autorevolezza della politica, potere indispensabile per la sua credibilità, occupava stabilmente l’ultimo posto. Al forte calo del fascino della democrazia non aveva certo giovato la scellerata guerra di Putin contro l’Ucraina. E, pensando a un “ordine nuovo” che gli sembrava dovesse emergere ma del quale non riusciva a distinguere i connotati, gli carambolava nella mente: «Altro che ‘Die Verwirrungen des Zöglings Törleß’! Qui, con buona pace di Musil, i turbamenti sono tutti quelli che due secoli fa agitavano il ‘diavolo zoppo’» (delle Cancellerie di mezza Europa) Dal 1799 al 1807 Talleyrand fu ministro degli esteri di Napoleone Bonaparte. Alla cui incoronazione il pittore Jacques-Louis David lo mise alle spalle di Cambacérès (da sinistra a destra) e del maresciallo Berthier (nel dipinto “incoronazione di Napoleone”) Il racconto di HERR K. LA STANDING OVATION tributata all’“eroe dell’antimafia” lo aveva reso malmostoso, ancor più la sparata degli agenti della scorta che si erano posti lungo i lati della grande sala come lesene dotate di cavetto audio, mentre l’“eroe” si recava col suo solito...
Articolo PrecedenteIl saluto dello “squalo”: a fine stagione lascia Vincenzo Nibali, padrone delle discese
Articolo Successivo A Roma il Parco della Musica ha solo venti anni e già vogliono cambiargli nome
Herr K.
Non ha mai amato la poesia, in particolare quella contemporanea. Archiloco, Saffo, Lucrezio, Dante, Ariosto, Shakespeare e Leopardi, stop. Per questo, forse, si diletta a cimentarsi con racconti brevi, il romanzo non è nelle sue corde e nemmeno alla sua portata. Fascinato dalla Mitteleuropa di Hofmannsthal, Schnitzler, e sì, pure Roth. Ha un sano disprezzo per quell’orda di umanisti — tutti hanno sicuramente scritto poesie anche dopo i vent'anni — che infesta l'amministrazione pubblica ed è colpevole di linguaggio e procedure, che in nome di Sicurezza e Privacy bastonano impietosamente le parti basse degli utenti; e che vanificano gli sforzi per far risalire l’Italia dall’attuale ultimo posto nella Ue per digitalizzazione. Promette di lardellare con excursus scientifici, episodicamente, qualche racconto. Per contribuire a superare il gap che ha la letteratura italiana, fatti salvi Gadda, Calvino e, in parte, Eco ?. Ma sta anche valutando se non tralignare con un po’ di esoterismo