È riconosciuta come la malattia più diffusa al mondo. In Italia sembra aver trovato terreno fertile su cui proliferare. Il contagio passa tra animali ma anche dall’uomo tramite il calpestio nelle zone infette e le ruote delle automobili. L’attività venatoria, messa in opera per cercare di arginare l’epidemia, in realtà non risolve il problema. Per Andrea Monaco dell’Ispra, essa «favorisce l’incremento demografico dei cinghiali». Necessario il prelievo selettivo, praticato 12 mesi all’anno, della ‘girata’, che utilizza un solo cane addestrato a ‘disturbare’ i cinghiali al covo anziché stanarli e forzarli alla fuga» L’articolo di FRANCESCO MEZZATESTA In una via di Roma una famiglia di cinghiali si nutre della spazzatura LA PESTE SUINA africana, la malattia animale più diffusa nel mondo, ha fatto di recente la sua comparsa a Roma dopo la scoperta del primo focolaio in Liguria–Piemonte. Serbatoio del virus sono i cinghiali. Anche se innocua per l’uomo, qualora la virosi arrivasse a contagiare zone di allevamenti suinicoli, migliaia di maiali morirebbero o andrebbero abbattuti e sarebbe una tragedia sanitaria ed economica. Non tutti sanno che i cinghiali sono stati importati dall’estero, in particolare dall’Est Europa, ad opera dei cacciatori. L’introduzione di questa massa di suidi oggetto di interesse venatorio ha portato all’ibridazione con il ceppo originario di cinghiale italiano (più piccolo e...
Ma la peste suina sono i cinghiali? L’epidemia che colpisce i suidi si diffonde a Roma (e non solo)
Francesco Mezzatesta
Medico e naturalista, nel 1970 iniziò a promuovere la crescita della Lipu di cui è considerato il “padre fondatore adottivo” occupandosene per oltre vent’anni. Nel periodo in cui il movimento ambientalista italiano era agli albori, creò il “Centro recupero rapaci” di Parma, un particolare “ospedale per uccelli rapaci feriti”, il primo in Italia. Per il suo impegno di “ambientalista storico “ ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi tra cui l’”Airone d’oro” (1986) e l’”European Award for the Environment” (1987) ricevuto a Londra dal Principe Carlo. Nel 1991 è stato nominato dal ministro dell’Ambiente presidente della Commissione per la conservazione della natura. Divulgatore naturalista scrive articoli su temi legati alla tutela ambientale e ha pubblicato diversi libri relativi alla conoscenza della biodiversità e in particolare al riconoscimento degli uccelli e al comportamento dei cani. Oggi concentra la propria attività sulla difesa di rondini e rondoni.