La lobby della grande opera pubblica per attingere ai fondi europei Next Generation Eu s’è rimessa al lavoro. Dieci associazioni ambientaliste − dal Fai al Wwf, da Pro Natura al Touring Club, da Italia Nostra alla Lipu − scrivono a Mario Draghi. Gli ricordano che il ponte fu archiviato dal governo Monti nel 2013. E che le prescrizioni per adeguare i progetti presentati porterebbero il costo finale ben oltre i 9 miliardi di euro previsti. Per non parlare dei problemi tecnici e ambientali in uno dei territori più a rischio sismico e idrogeologico dell’intero Continente. A chi giova riproporre di continuo progetti impraticabili? L’analisi di STEFANO LENZI, responsabile Ufficio relazioni istituzionali Wwf Italia ¶¶¶ Si può resistere alle pressioni politiche dei fautori del Ponte sullo Stretto? La domanda torna di attualità ad ogni cambio di stagione politica. Qualcuno della grande lobby delle grandi opere provvede a riavviare la macina di soldi pubblici per rimetterlo sul piatto. Non poteva andare diversamente col governo Draghi. E difatti le imprese interessate alla sua costruzione sono ripartire alla carica dopo l’abbandono del progetto, archiviato − pareva per sempre − dal governo Monti nel 2013. Chiedendo, addirittura, che l’intervento venga inserito nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). L’iniziativa ha indotto dieci associazioni ambientaliste a...
L’insostenibile “leggerezza” del Ponte sullo Stretto. Riparte il bla bla, per l’ennesima volta
Stefano Lenzi
Stefano Lenzi è dal 2001 responsabile dell’Ufficio relazioni istituzionali del Wwf Italia. Giornalista pubblicista, è stato dal 1983 al 1987 capo ufficio stampa nazionale di varie organizzazioni non governative (Legambiente, Arci e Inu) e di cooperative editoriali (Coop Libera Stampa). Dal 1987 al 1989 è stato senior account in Scr Associati, prima società italiana di relazioni pubbliche. Per il Wwf è stato nel settore comunicazione dal 1990, ha rivestito l’incarico di responsabile nazionale del settore mare e dal 2001 coordina il lavoro tecnico e giuridico dell’associazione sui temi infrastrutture, trasporti e valutazioni ambientali. È autore o curatore di numerose pubblicazioni tra cui: “La cattiva strada: la prima ricerca sulla Legge Obiettivo dal ponte sullo Stretto alla Tav” (Perdisa Editore - 2006); gli e-book del Wwf Italia su consumo del suolo “Riutilizziamo l’Italia”, report 2013 e 2014; “Trivelle Insostenibili - Come far uscire l’Italia dall’oscurantismo energetico” (Arianna Editrice 2016); ha curato i Report del Wwf Italia “Urban Nature” 2019, 2020 e 2021.