I primi due miliardi di euro (dei 5 che si ritiene servano) già sono stati stanziati. Per pagare i danni del disastro, per rilanciare l’economia dell’Emilia Romagna piegata da due alluvioni nel giro di pochi giorni, il secondo dagli effetti micidiali. Ma non ci sono solo danni da riparare. Serve prevenire. Opere che permettano di “governare” le sciagure ambientali che in Italia si susseguono costantemente. Questo consentirà di limitare i danni e di salvare vite umane. È per questo utile un viaggio nella storia per ricordare la lunga catena di disastri che ha colpito il Belpaese. Serve scuotersi, e prepararsi all’alluvione – o frana, o terremoto – prossimo venturo. Senza rassegnazione, ma programmando, e facendo tutto il possibile. Prima L’analisi di ALESSANDRO MARTELLI ORA OCCORRE TROVARE, ed in gran fretta, tanti soldi per riparare i gravi danni causati dalle recenti alluvioni in Emilia-Romagna. I danni in una prima stima ammonterebbero addirittura a 5 miliardi di euro. Il Governo avrebbe già stanziato i primi due miliardi necessari. Ma gli altri 3 miliardi? C’è da dubitare che, in questa situazione, le nostre Istituzioni possano trovare (almeno rapidamente), quanto necessario. E quindi anche i fondi indispensabili per attuare, finalmente, corrette politiche di prevenzione, sia del rischio idrogeologico che anche degli altri rischi naturali, in particolare di quello sismico (come risulterà...

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Ingegnere, PhD. Membro della Commissione istruttoria per l’Autorizzazione integrata ambientale del ministero della Transizione ecologica, collaudatore di edifici con sistemi antisismici, vicepresidente dell’«Expert Committee of Ismi» (Cina). Già direttore del Centro Enea di Bologna e docente in varie università italiane e 2 cinesi. Autore o coautore di oltre 2.200 articoli e di 5 libri (fra cui, «Proteggersi dal Terremoto: le Moderne Tecnologie e Metodologie e la Nuova Normativa Sismica», 21mo Secolo, Milano, 2005). Relatore in numerosi convegni nazionali ed internazionali. Presidente fondatore dell’associazione nazionale “Gruppo di Lavoro Isolamento Sismico” ed internazionali “Anti-Seismic Systems International Society” ed “International Seismic Safety Organization”.