«Una risposta appropriata alla crisi attuale». Con queste parole il G7 riunito a Hiroshima ha “sdoganato” gli investimenti pubblici nel gas e, specificatamente, nel Gnl, il gas naturale liquefatto, un business dorato per l’export degli Stati Uniti. Questo in risposta alla Russia che ha invaso l’Ucraina. E così ci si rimangia tutti i progressivi impegni messi in agenda a favore dell’energia sostenibile. «Come risposta temporanea…» dice il documento delle sette potenze, sul “rientro” del gas che doveva essere messo da parte e, invece, eccolo ancora qui. «Garantendo — ecco la perla — che i progetti siano integrati nelle strategie nazionali per lo sviluppo dell’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio». E qui c’è lo zampino dell’Eni: Ravenna si fotta, sprofondando più a fondo nel suo Ccs (Carbon Capture & Storage) Il commento di MASSIMO SCALIA Roberto Cingolani “MAL COMUNE MEZZO GAUDIO” è il trionfo della visione piccolo-borghese, rinunciataria e iettatoria, che sostanzialmente augura il diffondersi dello star male così ognuno può consolarsi del suo malessere individuale. E, quando è assunta a livello di “nazione”, oggi “Stato” non appare sufficientemente identitario, suggella veri e propri disastri com’è accaduto al G7 di Hiroshima, com’è illustrato più avanti. Anzi, sorge il sospetto che quel clima di minaccia nucleare, pesantemente aleggiante a partire...
L’energia verde e i paralipomeni del G7. “A tutto gas Usa. In via eccezionale, eh…”
Massimo Scalia
Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)