All’interno di una sorgente di acqua limpidissima le pareti erano ricoperte di epigrafi, sicuramente messapiche. Grotta della “Poesia” venne subito chiamata la spettacolare caverna. Il termine “posia” nel tardo greco significava sorgente. E molte delle iscrizioni forse erano ringraziamenti della gente messapica per il dio taumaturgico, scritte anche nelle lingue greche e latine. Una sorta...

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Giornalista dal 1971. Ha alternato la sua carriera di biochimico con quella della scrittura. Ha diretto per 14 anni “Videolevante”, una televisione pugliese. Ha tenuto corrispondenze dall’Italia e dall’estero per “Il Messaggero”, “Corriere della Sera”, “Quotidiano”, “La Gazzetta del Mezzogiorno” per la quale è editorialista. Con la casa editrice Scorpione, ha pubblicato “Fatti Così” e, con i Libri di Icaro, “Taranto - tra pistole e ciminiere, storia di una saga criminale”, scritto a due mani con il Procuratore Generale della Corte d’Assise di Taranto, Nicolangelo Ghizzardi. Per i “Quaderni” del Circolo Rosselli, ha pubblicato, con Vittorio Emiliani, Piergiovanni Guzzo e Roberto Conforti, “Dossier Archeologia” e, per il Touring club italiano, i “Musei del Sud”.