Autore: Anna Maria Sersale

Giornalista professionista, ha lavorato al “Messaggero” dal 1986 al 2010. Prima la “gavetta” in Cronaca di Roma, fondamentale palestra per fare esperienza e imparare il mestiere, scelto per passione. Si è occupata a lungo di degrado della città, con inchieste sugli abusi che hanno deturpato il centro storico. Dal 1997 ha lavorato alle Cronache italiane, con qualifica di vice caposervizio, continuando a scrivere. Un filo rosso attraversa la sua carriera professionale: scuola, università e ricerca per lei hanno sempre meritato attenzione, con servizi e numerose inchieste.

Il giornalismo può e deve tornare a essere impegno civile, difesa della democrazia, stimolo al pensiero critico, alla partecipazione e alla cittadinanza attiva, perché i cittadini non siano travolti da notizie frammentate, confuse, superficiali, inattendibili o peggio fake news. Serve una “ribellione” ai giornali che sfruttano il precariato, che pagano…

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Una metamorfosi ha stravolto il mondo universitario. Per Ricerca & Sviluppo siamo a fondo classifica (con l’Ungheria), i moduli d’insegnamento sono una «somministrazione di saperi parcellizzati». La legge Gelmini del 2010 ha accelerato la moltiplicazione delle figure precarie, lasciate all’arbitrio del potere accademico. Sommata alla riduzione delle risorse, in dieci anni ha…

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15 miliardi da destinare a università e ricerca nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, col rischio di creare «feudi dorati». I finanziamenti dei privati sono inevitabili, a condizione che siano garantite massima trasparenza e libertà di ricerca. Dal prossimo anno accademico partiranno nuovi corsi di laurea nei settori «strategici», transizione ecologica…

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