Autore: Maria Lodovica Gullino

Da molti anni si occupa con passione di salute delle piante all’Università di Torino, dove è stata ordinario di Patologia vegetale e Vice-Rettore. Figlia di imprenditori agricoli e imprenditrice lei stessa, oltre che docente universitario, ha vissuto, studiato e lavorato per lunghi periodi all’estero. Quando non è in viaggio si divide tra Torino, dove ha fondato e diretto per più di vent’anni il Centro di Competenza Agroinnova dell’Università di Torino e la Liguria, dove collabora con l’Università di Genova. È anche giornalista pubblicista e ama molto leggere, scrivere e comunicare. A fianco dei lavori e libri scientifici, ha voluto cimentarsi con una scrittura più lieve. Cominciando con “Spore” (Daniela Piazza Editore, 2014), cui sono seguiti, sempre con lo stesso editore, nel 2015 un libro per ragazzi, “Caccia all’alieno” e nel 2016 “Valigie: cervelli in viaggio”. Nel 2018 ha pubblicato, con Gabriele Peddes, un libro a fumetti “Angelo, il Dottore dei Fiori” con Edagricole, Business Media. In occasione dell’Anno Internazionale sulla Salute delle piante ha pubblicato “Healthy plants, healthy planet” (FAO), tradotto in numerose lingue. Nel 2021 ha pubblicato Spores (Springer). Nel 2021, con Ilaria Borletti Buitoni e Ilaria Capua ha fondato weTree, Associazione che ha lo scopo di valorizzare le piante, l’ambiente e le donne e dal 2023, con Antonio Pascale, organizza a Torino, ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura.

Proprio l’anno dell’esplosione del Covid, il 2020, era stato “dedicato” dalle Nazioni Unite alla salute delle piante. Ma naturalmente quando questa decisione è stata presa non si erano fatti i conti con la pandemia; quindi “l’anno internazionale” ha visto stravolgere i suoi piani di comunicazione, ed eventi programmati si sono…

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Le ripercussioni del conflitto hanno già determinato impatti negativi sull’attuale gestione delle produzioni agricole e dei prodotti alimentari importati dal nostro Paese, hanno già determinato impatti negativi sull’attuale gestione delle produzioni agricole e dei prodotti alimentari, con conseguenze per la tenuta di numerose filiere dell’agroalimentare nazionale. Improvvisa indisponibilità di materie…

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Sul piano alimentare l’Italia non è autosufficiente. Siamo autosufficienti solo nel caso di prodotti ortofrutticoli e vino. Se dovessero per qualsiasi motivo chiudersi le frontiere ci sarebbero problemi a sfamare 1/4 della popolazione, che rimarrebbe senza cereali, patate, zucchero, legumi, latte, carne e, addirittura, olio d’oliva. Come mai? I motivi…

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I progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevedono una parte destinata al trasferimento tecnologico, che rappresenta il ponte tra la ricerca, la produzione industriale e i servizi. Questa spinta decisiva verso le collaborazioni e le interazioni tra pubblico e privato, mira a far compiere al nostro…

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Nelle fasi di gestione e di realizzazione dei progetti di ricerca finanziati dai fondi del Pnrr dovremo dare prova di efficienza e capacità di spesa, oltre che di una coraggiosa progettazione. L’impostazione dei bandi, attraverso i quali verranno erogati i fondi, dovrebbe mirare a superare le barriere tra discipline, incentivare…

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Alcune forme di agricoltura (come l’agricoltura biodinamica) non possono essere considerate, anche per le basi poco scientifiche su cui si fondano, alla stregua dell’agricoltura sostenibile. E i fondi pubblici devono aiutare la ricerca per fornirci prodotti sicuri e salubri, sostenibili sotto il profilo tecnico, economico, ambientale e sociale. Alcune produzioni…

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Il futuro alle porte delle nostre campagne si chiama bioeconomia circolare, sia nella filiera agricola che agroindustriale. Con lo sviluppo di produzioni energetiche rinnovabili in ambito agricolo e forestale, si valorizzano anche gli scarti delle produzioni agricole sostenibili. E si riduce la dipendenza dalle fonti fossili, oltre che diversificare la…

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