I quattro finalisti della 4×100; sotto il titolo, Filippo Tortu taglia il traguardo e conquista l’argento per gli Azzurri I Mondiali di Budapest si concludono con risultati forse inferiori alle attese (l’Italia una sola medaglia d’oro, ma la Germania neanche quella). Con risultati però sorprendenti nelle cosiddette “staffette veloci”. L’argento nella 4×100 maschile – nonostante l’oro olimpico nella stessa specialità appena due anni fa – stupisce, perché i nostri due migliori atleti hanno quasi rinunciato alle gare individuali sui 100 (Jacobs per infortunio, Tortu perché preferisce correre i 200) e gli altri due staffettisti non sono neanche tra i migliori mille al mondo. Ecco cosa è successo a Budapest L’analisi di FABIO MORABITO I MONDIALI DI ATLETICA LEGGERA che si sono conclusi domenica sera a Budapest, al di là dei bilanci che si possono fare (un solo oro, Gianmarco Tamberi nel salto in alto, e alle Olimpiadi di appena due anni fa erano stati cinque) hanno confermato quello che già le competizioni giovanili stavano dimostrando da qualche anno: c’è un “movimento” in questo sport che sta crescendo, e non è affidato solo a talenti singoli ma a una qualità complessiva che anche quando non raggiunge valori d’eccellenza sa dare il meglio nel gioco di squadra. Che si disputa tutto nello spettacolare settore della velocità. Sulle quattro...

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Caporedattore - Primo articolo pubblicato a quindici anni sul "Calcio illustrato". Un libro a vent'anni sulla storia del Partito radicale da Pannunzio a Pannella. Due contratti in Rai, collaborazioni con radio e tv private, migliaia di articoli in una ventina di testate diverse in Italia e all'estero. Oltre trent'anni di lavoro al Messaggero, dove si è occupato di cronaca, politica, sport, interni, esteri. È stato presidente dell'Associazione stampa romana e componente di Giunta della Fnsi, il sindacato nazionale dei giornalisti. Ha coordinato e condotto decine di corsi di formazione professionale