Fango, detriti, evacuazioni e morti la settimana scorsa. Un film dell’orrore che si ripete. Tutto scritto e tutto uguale a quanto analizzò la Commissione d’inchiesta sul dissesto idrogeologico nell’inverno del 2000. Il lavoro di allora ricostruito per Italia Libera da uno dei protagonisti principali di quella battaglia parlamentare serrata e a spron battuto  di SAURO TURRONI, già presidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati ⚈ «Era una notte buia e tempestosa…». L’eterno incipit del libro che Snoopy non scriverà mai assomiglia in modo impressionante, quasi speculare, a quanto si ripete, sempre uguale a sé stesso, da innumerevoli anni ad ogni alluvione. Sono già pronti i lai dei parlamentari delle zone colpite, quelli delle Regioni che chiedono la dichiarazione dello stato di emergenza e soldi per le opere di riparazione dei danni. Perfino, sono sempre uguali a sé stessi gli articoli degli organi di informazione che ci ripetono quanto territorio è sottoposto a rischi idrogeologico, quante le persone colpite o decedute, quanti i danni, insieme con l’individuazione generica dei colpevoli: in genere tutti, e cioè nessuno. E, come nel libro di Snoopy, non viene scritta una riga in più. Anche dopo le recentissime alluvioni in Sardegna e in Calabria, si dichiara che sarebbe necessaria, fondamentale, urgente...

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Architetto e urbanista, dal 1972 ha svolto la propria attività professionale pubblica in qualità di dirigente presso i Comuni di Cervia e Cesena; dal 1986 è stato dirigente all’urbanistica, servizio tutela e valorizzazione del territorio, della Regione Emilia Romagna. Ha progettato, fra l’altro, il Piano Territoriale Paesistico dell’Emilia Romagna, ed è stato responsabile del laboratorio regionale per la sperimentazione della pianificazione ecologica. Dal 1992 e per quattro legislature consecutive è stato deputato e senatore dei Verdi. È stato anche il primo parlamentare italiano a recarsi in Antartide e in Artide per le ricerche sul clima. Dal 2007, per otto anni è stato membro della Commissione scientifica nazionale per l’Antartide (Csna). Nel settembre del 1995 è stato a Mururoa con Greenpeace contro gli esperimenti nucleari e nel ’96 a Cernobyl per il decennale della catastrofe. Dal 1994 al 1996 ha fatto parte della delegazione italiana presso l’Osce. È presidente di una Fondazione con scopi di solidarietà sociale.