Nella città jonica dei Due Mari tutti sapevano di malattie e morti. Il tallone della famiglia Riva era, però, così ben piantato nel tessuto della città laica, e persino religiosa, che non trovavi nessuno disposto a raccontare davanti alla telecamera la propria tragedia personale o familiare. Ancora nel primo quinquennio del 2000 i “dati” − si fa per dire − sulle emissioni dell’acciaieria venivano comunicati telefonicamente a Bari, sporgendo la testa fuori dal presidio di zona dell’Unità sanitaria locale e scrutando il colore del fumo delle ciminiere. Le prime centraline funzionanti le mise poi Nicki Vendola Il commento di IGOR STAGLIANÒ / La luce impareggiabile di Taranto riflessa nei suoi specchi d’acqua HO SEGUITO PER VENT’ANNI le vicende dell’Ilva di Taranto. Le telecamere di “Ambiente Italia” le abbiamo portate più volte in quello spicchio di mondo, tra il Mar Grande e il Mar Piccolo. Luogo mirabile, con una luce che incanta registi e fotografi, abitato da bisogni di lavoro, speranze di benessere. Ricco di storia e bellezza, se solo − chiudendo gli occhi − guardassimo con la mente la città fondata da Sparta, divenuta capitale della Magna Grecia. Che conobbe l’età dell’oro ben prima dell’età …delle ferriere. Un territorio avvelenato dall’avidità del guadagno e dal disprezzo per la vita di donne,...
L’Ilva e la giustizia, il lavoro e la salute, l’acciaio e l’ambiente: i nodi al pettine di Taranto
Igor Staglianò
Direttore - Da inviato speciale della Rai, ha lavorato per la redazione Speciali del Tg1 (Tv7 e Speciale Tg1) dal 2014 al 2020, per la trasmissione “Ambiente Italia” e il telegiornale scientifico "Leonardo" dal 1993 al 2016. Ha realizzato più di mille inchieste e reportage per tutte le testate giornalistiche del servizio pubblico radiotelevisivo, e ha firmato nove documentari trasmessi su Rai 1, l'ultimo "La spirale del clima" sulla crisi climatica e la pandemia.