Uccidersi a 27 anni per non uccidere. Questa la tragica fine del rapper Russo Ivan Petunin, nome d’arte Walkie T. Doveva partire al fronte, ma non voleva uccidere nessuno e per nessuna ragione, tanto meno per una guerra difficile da comprendere. La sua musica si era anche fusa con quella di un suo collega, amico, anche lui rapper, ma ucraino, Armet Look. «Non posso e non voglio far pesare sulla mia anima il peccato di omicidio»: è l’ultimo video messaggio affidato alla rete prima di togliersi la vita gettandosi nel vuoto dall’undicesimo piano di un palazzo Il commento “Beato il popolo che non ha bisogno di eroi” (Bertolt Brecht) SI CHIAMAVA IVAN PETUNIN, nome d’arte Walkie T, era un musicista rap di Krasnodar, città della Russia meridionale. Aveva 27 anni. Doveva partire per il fronte, raccontano i suoi amici, ma non voleva a nessun costo uccidere. Perché un soldato in guerra è chiamato ad uccidere, per ragioni che non sono le sue, e che non hanno quasi mai, o mai, senso. Sei anni fa Walkie T aveva registrato una canzone (si chiama “Stelle”) con Artem Look, un altro rapper. Ma di nazionalità ucraina. Di questi tempi, il suo compagno per una canzone ne scrive altre che invitano alla resistenza militare,...

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