
Impreciso e confusionario come sempre, Cingolani biascica di IV generazione dei reattori nucleari «senza uranio arricchito e acqua pesante», per di più «a costo basso». Nessuno dei sei reattori proposti da Generation IV International Forum (Gif), tre “veloci” e tre “termici” (gli stessi di venti anni fa), corrisponde a quanto afferma il ministro. I progetti di reattori “a sicurezza intrinseca” sono scomparsi, intanto, dai radar e la Fisica ha abbandonato il campo agli ingegneri. Quattordici anni fa Carlo Rubbia fu molto chiaro: «Il nucleare classico, compreso quello di quarta generazione, non può aspirare a una diffusione su larga scala»
Il corsivo di MASSIMO SCALIA, fisico matematico
ODDIO COM’È ripetitivo Cingolani! Ha la fissa del nucleare e ammonisce, soprattutto gli ambientalisti “radical chic” (ma chi parla più così?): «Se non guardate i numeri rischiate di farvi male come mai successo in precedenza». Il ministro, che non ha ancora capito che lo sconvolgimento climatico si abbatte drammaticamente su tutti, di quali numeri sta parlando? È vero che dobbiamo realizzare — in tutto il mondo e pure in fretta — un formidabile spostamento verso gli impieghi dell’elettricità in tutti i settori di consumo. Ma il nucleare è lì rannicchiato da anni sotto il 2% dei consumi finali d’energia, superato alla grande dall’idroelettrico e nel 2020 anche dalle rinnovabili (3100 TWh vs 2750 TWh). Già, ma c’è la IV generazione!

Carlo Rubbia riprese — ovviamente con più autorevolezza — la critica di fondo al nucleare, del quale la Fisica si è disinteressata da quando, sessanta anni fa, è divenuto materia per ingegneri: la necessità di un ripensamento generale della Fisica del reattore perché a garantire la sicurezza siano gli stessi principi fisici di funzionamento. Così si predicava per i reattori “a sicurezza intrinseca” — chi ne parla più? — come quello progettato qui da noi da quel galantuomo, competente, di Maurizio Cumo. Ma senza successo di attenzione. Per questo Rubbia affermava: «Il nucleare classico, compreso quello di quarta generazione, non può aspirare a una diffusione su larga scala» (La Repubblica, 30 maggio 2007). Un altro radical chic, mentre Cingolani continua col suo tic nucleare a un livello tale da far sembrare quel letterato di Umberto Minopoli, presidente dell’Ain (Associazione italiana nucleare), come un Nobel candidato per la Fisica. © RIPRODUZIONE RISERVATA