Fatti i dovuti elogi al Papa emerito, non si può sfuggire laicamente ad una analisi critica del suo pontificato. Non si può non rilevare quanto Ratzinger sia stato debole, come disarmato, di fronte all’affarismo dello Ior e di cardinali come Bertone e C. che hanno spadroneggiato nella Curia Vaticana. La Chiesa cattolica, con lui sulla Cattedra di Pietro, non è stata all’altezza dei mutamenti epocali avvenuti nel mondo ed ha ritrovato soltanto uno stacco mondiale col gesuita Bergoglio. E per questo noi laici gli vogliamo bene mentre tanti cattolici purtroppo (per loro soprattutto) lo ritengono troppo progressista. In realtà Ratzinger aveva aperto alcuni varchi che Bergoglio sta trasformando in grandi vie per il progresso della umanità intera Città del Vaticano, 28 febbraio 2013. L’elicottero con a bordo Benedetto XVI si dirige a Castel Gandolgo dopo la rinuncia al Pontificato di Joseph Ratzinger L’articolo di VITTORIO EMILIANI I COMMENTI DI STAMPA alla scomparsa di papa Ratzinger, ritiratosi a suo tempo per far posto (fatto inusitato in epoca moderna) ad un altro pontefice, sono praticamente elogiativi e lo si può anche capire in articulo mortis. Tuttavia credo che non si possa sfuggire laicamente ad una analisi critica di questo pontificato. Non si può non rilevare quanto Ratzinger sia stato debole, come disarmato,...

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Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.