La locandina del film in arrivo nelle sale italiane dal 12 settembre

Distribuito da Lucky Red, l’opera seconda della registra britannica arriva al cinema il 12 settembre, ed è uno dei film più attesi dell’anno. Presentato al Sundance Film Festival, narra di una storia d’amore elettrica e conturbante. Kristen Stewart e Katy O’ Brian sono straordinarie in questo neo-noir con tinte splatter su un amore che incendia la passione e scatena un turbine di violenza. La chimica tra loro è palpabile, e il culturismo non è mai apparso così letale e affascinante


◆ L’anteprima di GIULIA FAZIO

Bodybuilding, violenza e attrazione fatale sono le tre componenti principali della ricetta del nuovo horror/noir prodotto dalla A24, casa di produzione che non sbaglia un colpo. Rose Glass, dopo l’esaltante debutto con Saint Maud nel 2019, dirige e scrive, con la co-sceneggiatrice Weronika Tofilska, un’opera sensuale, arguta e fuori dagli schemi al cinema dal 12 settembre. Il titolo mantiene la promessa: un rapporto folle tra due “reiette” destinato a cambiare la loro sorte, in un vortice di amore, bugie e sangue. Kristen Stewart è ammaliante nel ruolo della protagonista Lou, una ritrosa impiegata della palestra Crater – già iconica – che nella prima scena del film è intenta a sgorgare un bagno intasato, con la chiara espressione di chi aspetta un cambiamento che spezzi la monotonia alienante della provincia americana. 

Siamo nel 1989, il muro di Berlino sta per cadere e il mondo è tinto di colori al neon e della vivace frenesia degli anni Ottanta, ma, nell’arido e ostile stato del New Mexico, Love Lies Bleeding svela le ombre di una cittadina con traffici illeciti gestita da Lou Sr. – un irriconoscibile e inquietante Ed Harris. Beth, la sorella di Lou (Jena Malone) subisce costanti percosse dal marito JJ (Dave Franco), ma si rifiuta di denunciarlo, sembra invece amarlo di più ad ogni livido e trauma fisico ricevuto. Lou non vuole abbandonarla ed è costretta ad osservare impotente. L’equilibrio precario viene scosso da Jackie (Katy O ‘Brian), una nuova cliente della palestra di passaggio verso Las Vegas per un torneo di culturismo, che cattura l’attenzione di Lou facendola innamorare perdutamente. 

Le due donne cambiano così irrimediabilmente l’una la vita dell’altra. Lou la introduce agli steroidi, segnando un punto di non ritorno per Jackie che ne diviene ossessionata, tanto da trasformarla in un personaggio fumettistico dalla crescente forza e trasformazione fisica, la camera infatti indugia sui bicipiti scolpiti e le vene gonfie e pulsanti. Nel frattempo, gli agenti dell’Fbi indagano sul padre di Lou, invitandola a collaborare. Proprietario di un poligono di tiro, con una strana fascinazione per gli scarabei, Lou Sr. è il villain che tenta di restare nell’ombra fino al climax finale.

Love Lies Bleeding si sviluppa in un crescendo ipnotico di passione e sangue, pregno di violenza e vivacità pulp, insomma un film destinato a diventare un cult del cinema indipendente. La regista britannica esprime un’aderenza ai codici del genere, alterandoli secondo una visione personale e dimostrando la fondamentale necessità di un’arte libera e irriverente. Ciò che più mi ha colpita – come un pugno diretto alla mascella – è la brillante e audace regia. Rose Glass fa desiderare la prossima pellicola con febbricitante attesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Classe 1994. Aspirante sceneggiatrice e critica cinefila anarchica. La grande passione per la Storia e la Letteratura la portano a laurearsi in Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli studi di Catania con una tesi in Letterature Comparate dal titolo Jules e Jim, dal romanzo al film. Invece, per assecondare l’altra passione - il cinema - decide di laurearsi in Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi di Roma Tre. Collabora con alcuni Festival del cinema in Italia e in Canada; e svolge il ruolo di selezionatrice e giurata. La passione per la Settima Arte si affianca a quella per l’Arte e la Letteratura, e non immagina un mondo in cui la cultura muoia senza lottare.