
Il libro di Gianni Silvestrini semplifica complessi concetti scientifici, ostici ai più, assieme con i contributi di Giuseppe Barbera, Tommaso Barbetti, David Chiaromonti, Giacomo Talluri e Giovan Battista Zorzoli sei tra i più preparati studiosi impegnati nella ricerca sulle fonti di energia rinnovabile. E si fa portatore della divulgazione di un tema tanto importante quanto dibattuto qual è l’utilizzo delle energie alternative. Il volume edito da Edizioni Ambiente tratta anche delle criticità da risolvere nel processo di transizione energetica verso le fonti rinnovabili. Al lettore dà la piacevole sensazione di essersi affacciati ad una finestra aperta sul futuro, dove poter intravedere la ragionevole speranza (almeno a livello energetico) che un mondo più pulito si può e si deve avere
La recensione di PINO COSCETTA

«METTEREI I MIEI SOLDI nell’energia solare. Che formidabile fonte di energia! Spero che non dovremo aspettare la fine delle riserve di petrolio e di carbone, prima di poterla utilizzare». Questo diceva nel 1931 l’inventore della lampadina Thomas Alva Edison cercando di convincere due suoi colleghi ricchi imprenditori (ma non lungimiranti inventori), ad investire in quel campo di ricerca. I due perplessi interlocutori di Edison, Mr. Ford e Mr. Fireston, rispettivamente re dei motori e dei pneumatici che con la benzina avevano quotidiana dimestichezza, probabilmente non colsero l’attimo.
A ricordarci questo illuminante episodio che la dice lunga sulla nascita dell’idea “energia solare”, è il professor Gianni Silvestrini con il suo “Che cosa è l’energia rinnovabile oggi” (Edizioni Ambiente – Euro 19,00), dato alle stampe con i contributi di Giuseppe Barbera, Tommaso Barbetti, David Chiaromonti, Giacomo Talluri e Giovan Battista Zorzoli; insomma, sei tra i più preparati studiosi impegnati nella ricerca sulle fonti di energia rinnovabile. A dispetto dell’opera, rigorosamente scientifica, i quindici capitoli che la compongono si leggono con la stessa levità che solitamente caratterizza un romanzo a lieto fine. Ovviamente, dato il tema, qui il lieto fine è di là da venire. Ma non disperiamo. A farci sperare è la puntuta analisi che ne fa l’autore sostenuta dai contributi di approfondimento dei coautori.

Ad aprire il cuore dei lettori alla speranza ci pensa il libro fin dalla prima citazione firmata dal socialdemocratico membro del Bundestag, Herman Scheer: «Occorre utilizzare le risorse rinnovabili regionali fornite dal sole: la mano visibile del sole invece della mano invisibile del mercato globale delle risorse per l’energia, il cibo e le materie prime. Riconoscere e utilizzare il sole al servizio dell’uomo e dare priorità alle leggi della natura sulle leggi dell’economia di mercato: questa è l’idea generale su cui sto lavorando. Le energie rinnovabili sono inesauribili. Non distruggono l’ambiente. Sono disponibili ovunque. Assicurano la pace. Consentono sviluppi indipendenti e una più equa distribuzione delle possibilità di ricchezza. Il loro uso facilita la solidarietà con le generazioni future».
Praticamente il sunto dell’intero libro che in quindici capitoli illustra i tanti vantaggi rappresentati dalle energie alternative senza nasconderne le criticità da gestire. Non a caso il quindicesimo ultimo capitolo si intitola: «Per concludere: la transizione verso le rinnovabili è possibile, ma va gestita con intelligenza».Questo libro di Gianni Silvestrini, al pari delle altre sue opere, ha il pregio di semplificare complessi concetti scientifici, ostici ai più, favorendo la divulgazione di un tema tanto importante quanto dibattuto qual’è l’utilizzo delle energie alternative. Ma alla fine della lettura si ha la piacevole sensazione di essersi affacciati ad una finestra finalmente aperta sul futuro. Non più la lotta dell’ingegnoso Hidalgo Don Quijote de la Mancha contro i mulini a vento, ma la ragionevole speranza (almeno a livello energetico), che un mondo più pulito si può e si deve avere. © RIPRODUZIONE RISERVATA