Tenuta in scacco dalle lobby multinazionali, l’Europa ha progettato un sistema per orientare i consumatori: etichette colorate accattivanti sui prodotti alimentari, per classificarli in cibi buoni o cattivi, ignorando la loro composizione e le proprietà nutritive. Attraverso algoritmi celati al consumatore, l’olio extravergine d’oliva, il parmigiano reggiano o i salumi dovrebbero avere il bollino rosso o arancione, mentre forniscono elementi nutritivi fondamentali, se consumati nelle giuste quantità. La patria della dieta mediterranea saprà difendersi dalle stupidaggini e dalle lobby di Bruxelles? L’analisi di VITO AMENDOLARA / CONTINUANO SENZA SOSTA le operazioni poco trasparenti, se non torbide, tese a confondere (o meglio, aggredire) il cittadino nel gesto quotidiano compiuto con l’acquisto del cibo. Ora l’Europa intende apporre etichette colorate sui prodotti alimentari, il cosiddetto nutri-score, per orientare “meglio” i consumatori. Il tentativo − supportato non tanto segretamente dalle multinazionali dell’alimentare − è quello di classificare gli alimenti in categorie, attribuendogli simboli piuttosto accattivanti attraverso l’uso di colori e lettere; un sistema molto sommario e pericoloso, che emetterebbe di fatto un “verdetto”: definire qual è il cibo buono e quello cattivo, condizionando, per questa via, l’acquisto dei cittadini consumatori. Come insegna, però, il grande medico Paracelso, non esistono cibi buoni e cibi cattivi; è questa una distinzione concettualmente sbagliata e diseducativa. Il nutri-score esprime un...
“Nutri-score” e “nutrinform-battery”: la dieta a colori dichiara guerra alla dieta mediterranea
Articolo Successivo Lezioni di bon ton per “Giorgia, donna, italiana” e …i conti aperti col fascismo
Vito Amendolara
Delegato confederale Coldiretti di Bari, precedentemente con lo stesso incarico a Reggio Emilia. Già direttore regionale della Coldiretti Campania, è attualmente presidente dell’Osservatorio Dieta Mediterranea e vicepresidente della “Federazione europea sulla sicurezza sanitaria e sicurezza animale”, con delega alla sicurezza alimentare. È componente dell'Advisor Board della European Lifestyle Medicine Organization di Ginevra. Docente a contratto presso le università Parthenope e Federico II di Napoli. Giornalista pubblicista e accademico della Cucina italiana