Gli ascolti televisivi del Giro e del Tour dovrebbero convincere industriali e grandi imprese commerciali a formare almeno una squadra tutta italiana scientificamente preparata, allestita, messa su strada. Possibile che lo stesso sommo passista Filippo Ganna debba fare il gregario in una squadra straniera, la Ineos Grenadiers, quando la strada s’impenna? Le sigle industriali o commerciali hanno consentito ai Gimondi e ai Pantani di essere capitani, e che capitani, di squadre italiane. I nostri giovani ciclisti devono, invece, sin dagli esordi rassegnarsi al duro e sacrificato mestiere di gregario Filippo Ganna fenomenale passista e pistard formidabile, costretto a fare il gregario in una squadra straniera L’articolo di VITTORIO EMILIANI NON ABBIAMO PIÙ campioni del ciclismo, a parte il fenomenale Ganna passista e pistard formidabile. E gli altri? Nibali ha dato quanto poteva dare e dopo il grave incidente stenta a tornare in alto, lui scalatore egregio e discesista da paura. Gli altri? Bravi ce ne sono, però fanno i gregari, tirano le volate per chilometri a campioni stranieri facendo parte di squadre non meno straniere. Eppure gli ascolti Rai in tv catturano persino più di 3 milioni di spettatori per la tappa dello Zoncolan. Incredibile poco tempo fa. Era uno sport considerato da “anziani” e basta. Oltre 3 milioni di anziani?...

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Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.