Con una serie di brevi ritratti, come “acquarelli” letterari, Vittorio Emiliani racconta personaggi – che ha conosciuto – più o meno celebri, spesso dimenticati, e che hanno lasciato una traccia nell’Italia dal dopoguerra alla fine del secolo scorso. Il ritratto, questa volta, è di Bernardo Valli, inviato in Algeria e Vietnam per seguire «quella sporca guerra»
L’acquarello di VITTORIO EMILIANI

► Sono in Via Settala a Milano e un giovane cronista esce di corsa dalla sede del “Giorno” quasi passandomi sui piedi: è Bernardo Valli che va su un fatto di cronaca. Diventerà uno degli inviati più bravi in Vietnam e nella guerra di Algeria che conosce bene essendosi anni prima arruolato nella Legione Straniera. Adesso fa il cronista al quotidiano diretto da Gaetano Baldacci, che è il quotidiano più moderno e avanzato con fumetti, vignette, grafici e altro.
Presto lo dirigerà Italo Pietra ex agente del Sim e comandante partigiano che conosce bene tutti i leaders del movimento di liberazione in Algeria. Valli andrà poi in Viernam a seguire quella “sporca guerra”. Pietra lo stima molto e ce lo porta a esempio a noialtri giovani. Se vogliamo crescere professionalmente. Ma Bernardo è soprattutto un inviato di guerra e di guerriglia. In altro tipo di servizi se la cava peggio. Però resta un gran giornalista. Un piccolo maestro direbbe Meneghello. Quando passerà a “Repubblica”, farà ancora altra strada. © RIPRODUZIONE RISERVATA