Svincolare dalla guerra il frumento ammassato nei depositi in Ucraina per soccorrere le popolazioni cui era stato promesso e che ne hanno bisogno, soprattutto in Africa, è un’ottima variante per tentare i primi passi verso una trattativa più generale che consenta un’uscita dalla follia della guerra. Ma la realtà delle cifre è questa: di frumento, l’Ucraina ne produce poco più di metà della Francia, circa la metà degli Usa, meno di un quarto della Cina. Per i cereali, se la batte con la Francia ma è solo ottava produttrice del mondo con 74 milioni di tonnellate, contro Russia (118), Brasile (121), India (324), Usa (421) e Cina (613). Grano dall’Ucraina a chi soffre, ma non basta! Grano, cereali, mais dai Paesi ricchi grandi produttori, solo così si affronta per davvero la crisi umanitaria della fame L’analisi di MASSIMO SCALIA LA QUESTIONE DELLO svincolare dalla guerra il frumento ammassato nei depositi in Ucraina per soccorrere le popolazioni cui era stato promesso e che ne hanno bisogno, soprattutto in Africa, è anche un’ottima variante per tentare i primi passi verso una trattativa più generale che consenta un’uscita dalla follia della guerra. Basta pensare ai vari passaggi di ridimensionamento del conflitto che lo sblocco richiede. E duole, pertanto, che a riproporlo con una...
Il “grano dell’Ucraina” contro la fame nel mondo: cosa ci dice la realtà vera dei numeri
Massimo Scalia
Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)