I ministri dell’Ambiente delle prime sette economie del mondo riuniti in Giappone su clima ed energia mentre la Germania metteva la parola fine alle centrali nucleari sul proprio territorio: chiusi gli ultimi tre impianti (con soli tre mesi di ritardo sulla tabella di marcia annunciata da qualche lustro). Scontro duro sulle prospettive dell’idrogeno come “decarbonizzante” per gli...
Al G7 di Sapporo, un “accordo senza denti”: «acceleriamo sull’eliminazione dei fossili, ma senza date»
Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)