Il problema del crollo delle nascite in Italia è tema di forte dibattito, e incentivare la natalità è una priorità indicata come assoluta dal nuovo governo. In particolare la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni ne fa una bandiera identitaria. Sulle soluzioni si sta interrogando tutta Europa. Segnali di ripiegamento si sono avvertiti anche in Cina. Un fenomeno globale, ma prima di fare l’elenco dei tanti interventi possibili, una soluzione c’è. Anzi, due soluzioni: giustizia sociale e parità di genere. Si devono perseguire questi due obiettivi, e se questo farà bene alla fertilità poi lo vedremo L’analisi di MASSIMO SCALIA La Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni con Sua Santità Papa Francesco alla terza edizione del convegno “Stati generali della natalità”, tenutosi presso l’Auditorium della Conciliazione “DENATALITÀ, SEI IL nostro destino?” un interrogativo angosciato e angosciante che, superata la prima ondata di sciocchezze nella quale si sono distinti qui in Italia alcuni ministri del governo Meloni, è decollato, negli “Stati generali della natalità”, verso un approccio, sostanzialmente condiviso, tra Papa Bergoglio e la nostra premier. Nel quale venivano ribadite le necessarie concrete condizioni materiali per tentare almeno di mitigare il fenomeno – Friedrich Engels dall’alto sorrideva compiaciuto – soprattutto riguardo al peso molto maggiore che storicamente deve sostenere la donna, perché invertire la tendenza...
Crollo delle nascite. Due soluzioni buone anche per questo: giustizia sociale e parità di genere
Massimo Scalia
Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)