Mentre Bruxelles ha già annunciato la crescita delle spese militari, sia con e sia senza esercito comune, in questi giorni nei cieli d’Europa si sta tenendo la periodica esercitazione degli aerei dell’Alleanza atletica. Sessanta jet simuleranno operazioni con ordigni nucleari. C’è poi il “battesimo del cielo” per la Nato dei cosiddetti “caccia invisibili” F35 degli Usa e olandesi. Operazioni di routine che quest’anno hanno però un significato purtroppo inquietante, visto lo scenario esasperato nei conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Italia e Germania hanno presentato invece a Roma un accordo di difesa terrestre di avanzata tecnologia
◆ L’articolo di GIANFRANCO NITTI
► È stato lanciato l’accordo di collaborazione tra Leonardo e Rheinmetall, con l’obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. L’accordo, che fa seguito ad un Memorandum d’Intesa firmato lo scorso luglio, è stato presentato a Roma la settimana scorsa, presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, dai massimi dirigenti delle due società alla presenza del Presidente del sodalizio, l’olandese Maarten van Aalderen.
L’obiettivo primario della joint venture è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (Mbt) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (Aics) nell’ambito del programma per i sistemi terrestri dell’Esercito Italiano. L’intesa siglata, e presentata, da Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, e Armin Papperger, Chief Executive Officer di Rheinmetall Ag, prevede anche lo sviluppo e la produzione di altri veicoli di questa famiglia, come veicoli da recupero, da ingegneria e da posaponti.
Come spiega Roberto Cingolani, «si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della Difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise. Rheinmetall e Leonardo puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale». Per Papperger, «Stiamo creando un nuovo peso massimo nella produzione europea di carri. Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologie per la difesa, uniscono le forze per realizzare progetti ambiziosi. Ci rivolgiamo, in prima istanza, al mercato italiano, ma ci rivolgeremo anche ad altri paesi partner che in futuro avranno bisogno di modernizzare i loro sistemi di combattimento. Rheinmetall possiede le tecnologie perfette per le esigenze dell’Italia». La struttura avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia.
L’ alleanza italo-tedesca ha come «obiettivo primario» le megacommesse da oltre 20 miliardi in 10 anni dell’Esercito Italiano per rinnovare la vecchia flotta degli Ariete e dei Dardo, con 280 carri armati, in parte in versione da combattimento e in parte in versione da supporto, e oltre mille cingolati leggeri; si mira anche all’esportazione e, soprattutto, guarda in prospettiva alle opportunità del futuro programma per un nuovo carro armato pesante europeo ‘Main Ground Combat System’. Nel complesso, è un mercato che è stato stimato del valore di oltre 50 miliardi. La ripartizione dell’impegno sarà divisa a metà, al 50% tra Leonardo e Rheinmetall, con il 60% delle attività da svolgere in Italia.