Il 28 aprile di 78 anni fa il Duce concluse la sua tragica parabola davanti a un plotone di partigiani. La Repubblica sociale era stato il colpo di coda di Mussolini, e costò il sangue della guerra civile. Vittorio Emiliani qui racconta il capitolo finale del capo del fascismo. Come Mussolini, anche Emiliani è originario di Predappio, unito al Duce da un legame di parentela: sua nonna era cugina di primo grado di Benito. Malata di cuore, sarebbe mancata in quella estate del 1942, quando già le sorti della guerra volgevano al peggio in Africa e presto gli Alleati sarebbero sbarcati in Sicilia. «Due nostri cugini erano scomparsi. Uno pilota abbattuto in Libia e l’altro disperso sul fronte greco, con la madre, la zia Rosina, che non si rassegnava e continuava a sentire veggenti. A Predappio Mussolini l’avremmo rivisto per il solenne funerale del figlio Bruno, aviatore perito durante un atterraggio a Pisa. Pallidissimo con la divisa nera e accanto Rachele piccola piccola, rannicchiata nell’auto scoperta»  L’articolo di VITTORIO EMILIANI Benito Mussolini e Adolf Hitler sull’auto in corteo durante la visita del Fuhrer a Roma UNA MATTINA SOLEGGIATA della prima estate del 1942 Benito Mussolini comparve con una curiosa tenuta da Love Boat giacca azzurra con pantaloni bianchi e berretto pure...

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Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.