Era un architetto, non un medico, ma alla salute pubblica ha dedicato una parte importante della sua vita. Per quindici anni è stato assessore alla Sanità nella Regione dell’Emilia-Romagna, dopo essersi formato politicamente come sindaco di Cesenatico. Giovanni Bissoni, morto a 70 anni, è stato un esempio tra i più virtuosi della politica al servizio dei cittadini, e soprattutto al servizio degli ultimi. Ha difeso la Sanità pubblica dalla sempre più vorace presenza del settore privato, e in questo è stato un esempio prezioso per la politica come vocazione di servizio. In questo corsivo Vittorio Emiliani, ne tratteggia un ricordo che vuole essere anche espressione di cordoglio condiviso con Annarita e famiglia
◆ Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI
► La prematura scomparsa di Giovanni Bissoni, per anni apprezzato assessore alla Sanità alla Regione Emilia-Romagna, desta in noi che l’abbiamo conosciuto e apprezzato il più vivo e sincero rimpianto e cordoglio. Giovanni era stato un sindaco amato nella sua Cesenatico e poi assessore innovativo in Regione dove aveva rilanciato in modo diffuso e coraggioso la Sanità pubblica che si sta scientemente demolendo a vantaggio di potenti feudi privati.
Lascia quindi un grande vuoto in tutti noi che abbiamo seguito e difeso il suo sforzo esemplare per recuperare a vantaggio dei più deboli il servizio sanitario pubblico a livello regionale e nazionale contro privatizzazioni che hanno colpito i ceti meno abbienti. Avevo sperimentato per un nostro congiunto degente senza speranza al Bellaria di Bologna la sua professionalità e umanità. Tutta l’Emilia-Romagna lo onora e lo piange come una perdita gravissima, come un dirigente politico di rara capacità e competenza. Addio Giovanni, che la terra ti sia lieve, con un forte abbraccio. © RIPRODUZIONE RISERVATA