L’associazione “Break The Silence” stende una fila di pantaloni sul selciato della piazza nel centro storico della città. L’obiettivo è far riflettere su ritardi culturali nella sfera della giustizia e su un fenomeno sociale dilagante. L’iniziativa avviata da una giovane social media manager: da tre anni ha portato in Italia il Denim Day dell’associazione “Peace Over Violence” e denuncia lo stupro di una diciottenne ad opera del suo istruttore di guida. La Cassazione assolve il violentatore, dopo la condanna in secondo grado, perché «la vittima indossava jeans aderenti e quindi difficili da togliere senza il suo consenso»  L’articolo di STEFANELLA CAMPANA, da Torino Qui in alto e sotto il titolo, la manifestazione Break the Silence nel centro storico del capoluogo piemontese contro la violenza sulle donne; in primo piano la presidente dell’associazione, la ventiseienne Maria Chiara Cataldo, social media manager. Con le altre ragazze dell’associazione organizza incontri convegni e formazione sui social e in alcune aziende per contrastare un fenomeno dilagante (foto di Stefanella Campana) PIAZZA CARIGNANO SI riempie di jeans, srotolati da giovani donne. Molti si fermano ad osservare. Maria Chiara Cataldo, presidente dell’associazione “Break The Silence”, prende il megafono e spiega perché quello strano spettacolo. Nel 1992 una ragazza di diciotto anni viene violentata dal suo istruttore di...

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Giornalista a “La Stampa” per 26 anni, è stata direttora della versione italiana del magazine delle culture del Mediterraneo www.babelmed.net. Ha diverse esperienze in campo editoriale e tv, tra cui l’evoluzione del mondo del lavoro (Rai 3); coautrice di: "Donne in liquidazione" sulle operaie Motta e Alemagna, "Il problema dei figli nella separazione" (Bollati-Boringhieri), "Quando l'orrore è donna: torturatrici e kamikaze" (Editori Riuniti). Coautrice di documentari, tra cui “Una violenza di genere” (Rai 3 e Rai Storia). Impegnata da sempre perché l’Italia sia anche un Paese per donne, è stata presidente della Commissione pari opportunità della Regione Piemonte e rappresentante della Cpo dell'Associazione Stampa Subalpina, nel Direttivo di GiUliA Giornaliste, tra le fondatrici dell’associazione “Se non ora quando?”. Tra le curatrici della mostra internazionale “In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra” (Torino, Palazzo Madama). Nell’Esecutivo Ungp -Fnsi.