Lezione della scuola pitagorica «La filosofia nelle póleis era strettamente legata anche al culto, e tu dovresti ben saperlo, vista la presenza, in questi lidi, del tarantino Archito e del greco-crotoniate-metapontino Pitagora!» ribatte lo storico antico Marcel Detienne, in un dialogo immaginario con il nostro fantasioso cronista. Le teorie etiche del filosofo di Samo furono ispirate da Themistoclea, sacerdotessa di Delfi; Pitagora affidò i suoi scritti alla figlia Damo e pare che Platone avesse “sentito” da Mnesilla: «se l’anima non fosse immortale, la vita sarebbe davvero una festa per i malvagi che muoiono dopo aver vissuto una vita corrotta» Il racconto di ARTURO GUASTELLA, nostro inviato in Magna Grecia Non tutte le donne, nell’antichità greca e magnogreca, erano dee o cortigiane. Se è vero, infatti, che esse, le divinità femminili, tranne Atena, Era, o Artemide che, nell’Olimpo, occupavano, scranni di tutto rispetto, le altre, che si chiamassero Cibele, Temi, Persefone, Eris, Nike o Teti, avevano un ruolo per così dire, ancillare. Tutte loro non avevano la possanza di un Ares, l’algida fierezza di un Febo, i deliranti poteri di un Dioniso, l’astuzia volpina di un Ermes, gli oscuri attributi (non in quel senso) di un Ade, o la squassante arroganza di un Poseidone. Mentre alla “silfica” Ebe, quasi una hostess...
La misteriosofia della scuola pitagorica: in Magna Grecia la filosofia è donna
Giornalista dal 1971. Ha alternato la sua carriera di biochimico con quella della scrittura. Ha diretto per 14 anni “Videolevante”, una televisione pugliese. Ha tenuto corrispondenze dall’Italia e dall’estero per “Il Messaggero”, “Corriere della Sera”, “Quotidiano”, “La Gazzetta del Mezzogiorno” per la quale è editorialista. Con la casa editrice Scorpione, ha pubblicato “Fatti Così” e, con i Libri di Icaro, “Taranto - tra pistole e ciminiere, storia di una saga criminale”, scritto a due mani con il Procuratore Generale della Corte d’Assise di Taranto, Nicolangelo Ghizzardi. Per i “Quaderni” del Circolo Rosselli, ha pubblicato, con Vittorio Emiliani, Piergiovanni Guzzo e Roberto Conforti, “Dossier Archeologia” e, per il Touring club italiano, i “Musei del Sud”.