Con una serie di brevi ritratti, come “acquarelli” letterari, Vittorio Emiliani racconta personaggi – che ha conosciuto – più o meno celebri, spesso dimenticati, e che hanno lasciato una traccia nell’Italia dal dopoguerra alla fine del secolo scorso

L’acquarello di VITTORIO EMILIANI

È stato un esempio straordinario di grande didatta musicale per il pubblico vastissimo della domenica mattina con lezioni da lui animate sui vari periodi della storia del sinfonismo e della cameristica italiana ed europea. Tutto ciò alla Filarmonica romana, ma pure in televisione suonando al pianoforte con precisione, passione ed eleganza. Era giunto a Roma nel 1940 dalla natia Romania (a Cernăuţi, ora Cernivci, in territorio ucraino, ndr) con una borsa di studio. È stato sposato con Licia Borrelli eccezionale archeologa e maestra di archeologia e donna di grande cultura e fascino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.