Autore: Gianluca Veronesi

Si laurea a Torino in Scienze Politiche e nel ’74 è assunto alla Programmazione Economica della neonata Regione Piemonte. Eletto consigliere comunale di Alessandria diventa assessore alla Cultura e, per una breve parentesi, anche sindaco. Nel 1988 entra in Rai dove negli anni ricopre vari incarichi: responsabile delle Pubbliche relazioni, direttore delle Relazioni esterne, presidente di Serra Creativa, amministratore delegato di RaiSat (società che forniva a Sky sei canali) infine responsabile della Promozione e sviluppo. È stato a lungo membro dell’Istituto di autodisciplina della pubblicità.

Il capomafia latitante in trent’anni non ha fatto plastiche facciali (è solo invecchiato) e si è mosso con disinvoltura. Pur sotto falsa identità, trattava direttamente con i fornitori. Circondato da telefonini, gioielli, generi di conforto. Non come i suoi predecessori che, per “scomparire” sotto gli occhi di tutti, dovevano vivere…

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Le prodezze di Draghi inorgoglivano la “nazione” ma non potevano suscitare identificazione nella gente, tanto erano fuori dal normale. Il nuovo governo aveva bisogno immediato di messaggi “ordinari” che facessero vedere che soffiava un vento nuovo, che la rivoluzione era cominciata, tra un rave party, la minestra di piselli su…

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Avendo partecipato a tutti gli esecutivi degli ultimi dieci anni (con l’eccezione dell’anno del “Conte1”) non hanno messo mano a modificare una legge elettorale demenziale. Essendo nella stanza dei bottoni, non hanno riformato le norme del reddito di cittadinanza: contribuzione ai nuclei familiari bisognosi e non protetti ma abolizione del…

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