Autore: Massimo Scalia

Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)

Alla vigilia dell’apertura della Cop27 a Sharm el Sheik, l’ex direttore del giornale di Via Solferino accende i riflettori sulle esperienze sociali e produttive che hanno abbracciato l’orizzonte dell’economia green. Realtà economicamente rilevanti che non trovano rappresentanza adeguata nella Confindustria di Bonomi, né risposte istituzionali dalle Regioni, né spazio informativo sulla grande stampa. Eppure lo sviluppo delle…

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Più potere al Segretario del Partito comunista cinese, intransigente difesa di “una sola Cina” contro l’indipendentismo di Taiwan, ambizioso obiettivo del primato della Cina sul piano economico, scientifico e tecnologico entro il 2050. Il grande contendente dell’impero Usa punta sulla lotta alla povertà e per una redistribuzione della ricchezza: una…

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Sulla guerra in Ucraina è ormai già stato detto tutto e stupisce l’apparente opacità di fronte alla minaccia nucleare e alla sua attendibilità. Eppure, la marea di “attempati” giornalisti dovrebbe ricordare le decadi dell’equilibrio del terrore atomico, di quella che venne definita “deterrenza” nucleare: la capacità ammassata negli arsenali superiore…

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Gli “opposti”, che si dovevano confrontare perché gli elettori pervenissero alla “sintesi”, sono rimasti sostanzialmente indefinibili, se non per un pre giudizio che lega storicamente la sinistra alla volontà di cambiare a favore dei più deboli, e la destra alla volontà di conservare, in favore dei più forti cui va…

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