Immediato è stato l’endorsement di Giorgia Meloni da parte dell’Amministrazione Usa. Non molti giorni prima del voto, la premier in pectore ha rilasciato un’intervista, ignorata dai media pur benevolenti ma un po’ provinciali, nella quale si schierava duramente per l’autonomia di Taiwan contro la Cina. Musica bipartisan per le orecchie americane. Fiera paladina dell’Atlantismo e dell’Ucraina contro la guerra di Putin, i guai le potrebbero venire se le sue simpatie per gli impresentabili di Visegrad, Ungheria e Polonia in testa, si trasformassero in concrete posizioni di aperto contrasto con la Ue. Insomma, un governo che regge, con il consenso industriale e dei “poteri forti” che era già stato preannunciato. E avrà di fronte un’opposizione debole e divisa che ci metterà parecchio per trovare una strada, senza scontare che essa sia comune. Il dominio del Mascellone sui temi energetici si consoliderà e ne soffrirà tutta l’adeguatezza del Paese alla lotta epocale contro il climate change. Che fare? L’analisi di MASSIMO SCALIA La copertina dell’ultimo numero di “Internazionale” sulla reazione della stampa estera alla vittoria della Destra postfascista in Italia ERA IN CORSO la valutazione sui risultati elettorali nella tradizionale “maratona Mentana” su La7 e già lo “storico” Paolo Mieli si proponeva come gran ciambellano di Giorgia. Con abusato artificio retorico si...
Destra al governo. Elaborare il lutto e riprendere la strada maestra sulle sfide epocali
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Massimo Scalia
Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)