A una settimana dalla conclusione dell’Assemblea nazionale del partito non sembra che il dibattito interno ed esterno cresca in qualità sul piano della politica e dei programmi. C’è l’autocandidatura dell’onorevole Paola De Micheli la quale recupera persino il ponte sullo Stretto come bandiera da agitare. C’è un solitario Gianni Cuperlo. C’è il governatore emiliano Bonaccini sostenitore dell’autonomia differenziata e della cessione ad Amazon e C. di interi comprensori. Per contro c’è Elly Schlein che propone un programma alternativo che tuttavia esigerebbe più approfondite motivazioni. Un quadro con indicazioni poco chiare Il commento di VITTORIO EMILIANI Il Pd non ha recuperato i valori di una sinistra riformatrice con una forte connotazione europeista; sotto il titolo, i quattro candidati alla segreteria: Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo IL GOVERNO DI DESTRA avrebbe bisogno di una opposizione seria, concreta, efficiente e invece il Partito Democratico non solo non ottiene da Conte un rapporto di alleanza ma appare in crisi di identità. In effetti il Pd non ha recuperato i valori di una sinistra riformatrice con una forte connotazione europeista. Al contrario, dopo la rinuncia di Enrico Letta non si riesce a capire quale connotazione di fondo possa avere. Questa crisi viene da lontano, da quando la classe dirigente proveniente dal Pci...
La crisi del Pd è un guaio per il Paese. Serve un’opposizione forte ed efficiente
Vittorio Emiliani
Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.