Convocati per celebrare il sessantesimo anniversario del Trattato dell’Eliseo franco-tedesco, il 22 gennaio a Parigi i due governi hanno discusso, in realtà, su come proteggere i loro campioni nazionali, per «riaccendere la locomotiva europea». Una macchina poderosa finita su un binario quasi morto nel ridisegno geopolitico tracciato a Washington nella guerra tra Putin e Biden per interposta Ucraina. E noi? Il nostro campione principale (per fortuna non l’unico) è sempre a caccia di gas da commerciare, facendo — allo scopo — politica estera, economica e industriale per l’intero Paese, con la testa girata all’indietro come quella del suo Cane aziendale. La nostra premier, negli stessi giorni, è andata ad Algeri per dirci — dall’altra sponda del Mediterraneo — che l’Italia si candida a diventare l’hub europeo del gas, come da mesi ripete il suo chaperon Descalzi. Ma anche per «arginare Russia e Cina»: parola di Giorgia l’Africana. “Vaste programme”. Glielo avrà preparato sempre lui, il genio del Cane a Sei Zampe Questo editoriale apre il numero 34 del nostro magazine distribuito nelle edicole digitali dal 25 gennaio 2023 L’editoriale di IGOR STAGLIANÒ Washington, 17 agosto 2022: Joe Biden firma l’Inflaction Reduction Act; sotto il titolo, Olaf Scholz e Emmanuel Macron il 22 gennaio 2023 a Parigi per «riaccendere la locomotiva europea» IN...
Macron e Scholz pensano al “Made in Europe”, Giorgia l’Africana pensa ad «arginare Russia e Cina»
Igor Staglianò
Direttore - Da inviato speciale della Rai, ha lavorato per la redazione Speciali del Tg1 (Tv7 e Speciale Tg1) dal 2014 al 2020, per la trasmissione “Ambiente Italia” e il telegiornale scientifico "Leonardo" dal 1993 al 2016. Ha realizzato più di mille inchieste e reportage per tutte le testate giornalistiche del servizio pubblico radiotelevisivo, e ha firmato nove documentari trasmessi su Rai 1, l'ultimo "La spirale del clima" sulla crisi climatica e la pandemia.