Lo spazio politico esiste, ma c’è una sinistra che manca all’appello della politica. Una sinistra che sappia essere partito unitario, che sia l’interprete delle esigenze degli sfruttati e degli emarginati, e che non sia la somma di cento movimenti su temi diversi. Guido Ortona traccia la radiografia di un’assenza, ne spiega le ragioni, individua le necessità, propone un percorso. Partendo da un dato di fatto: in Italia c’è molta più sinistra di quanto si creda L’analisi di GUIDO ORTONA, economista PREMESSA. IN QUESTO ARTICOLO cercherò di argomentare quanto segue: a) Esiste lo spazio politico per un partito unitario della sinistra; b) Questo partito è necessario, ma non nasce spontaneamente; c) Questo partito deve sapere proporre un programma chiaro, praticabile, che unifichi gli interessi di diversi gruppi sociali (per semplificare, ma non troppo: di tutti gli emarginati e gli sfruttati); d) La sinistra manca al suo compito fondamentale di promozione di questo partito; e sulla base di ciò, nei due ultimi paragrafi, mi permetterò di dare due suggerimenti operativi. Penso che sia utile specificare che milito a sinistra da circa 60 anni, e ho studiato e insegnato Politica Economica per circa 50. Esiste lo spazio politico per un partito unitario della sinistra. Oggi in Italia esiste molta più sinistra di quanto...
1/ C’è spazio a sinistra. Esiste un fermento di idee e di proposte, perché manca un partito unitario
Guido Ortona
Ha studiato economia a Torino, dove è stato allievo di Siro Lombardini, e ad Ancona, dove è stato allievo di Giorgio Fuà. È stato professore ordinario di politica economica presso l’Università del Piemonte Orientale; in precedenza ha insegnato all’Università di Torino e alla Luiss di Roma. È in pensione dal 2017. Si è occupato di politica economica, scelte collettive ed economia sperimentale. È autore di un’ottantina di pubblicazioni scientifiche e di un romanzo di fantaeconomia, I buoni del tesoro contro i cattivi del tesoro, Biblioteca del Vascello, 2016.