Quando non sono gli abusi edilizi, sono i piani regolatori ad essere sacrificati alla speculazione. Lo scempio delle più belle città d’Italia è avvenuto – con rare eccezioni – costringendo alle dimissioni gli urbanisti che non si prestavano a compromessi. Un braccio di ferro che arriva a scene da film: l’architetto e urbanista Antonio Iannello passò la notte sotto la tavola del Prg di Napoli del 1972, appena approvato in Consiglio comunale. Per evitare che quel piano – dove il centro storico della città era stato salvato proprio dagli emendamenti di Iannello – venisse modificato nottetempo dalla lunga mano dei palazzinari Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI Qui e sotto il titolo, due casi di abusivismo edilizio nel centro storico di Roma LA SPECULAZIONE EDILIZIA più volgare e sfacciata ha aggredito nell’ultimo ventennio i nostri centri storici. Nessuno di essi, a partire dal più esteso, Roma, è stato risparmiato da questa marea di abusi edilizi. Del resto da fonti ufficiali sappiamo che Roma dentro la prima cerchia di mura è incredibilmente priva di piano regolatore e dentro quella cerchia sorgono molte delle vie e delle piazze (Navona, Montecitorio, Pantheon, ecc.) che formano la bellezza antica di Roma. Lo stesso avviene in molte delle principali città storiche. Bologna soprattutto con Fanti e Cervellati è stata...
L’Italia degli scandali. Abusi edilizi e speculazione: così i centri storici sono sempre in pericolo
Vittorio Emiliani
Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.