Sotto il titolo, le Farfalle Martina Centofanti e Alessia Maurelli a Tokyo 2020; qui in alto, Sofia Raffaelli agli Europei di ginnastica ritmica di Tel Aviv 2022 Denunce e titoli chiassosi dei giornali hanno gettato ombre minacciose sulle medaglie mondiali ed europee, sugli allori olimpici e su tutti i prestigiosi risultati che negli anni sono stati faticosamente conquistati dalla squadra italiana. La ginnastica ritmica non può che essere uno sport femminile. Uno sport duro, massacrante, di estrema precisione e disciplina, ma all’apparenza facile, naturale, scontato. Proprio come tante altre attività prettamente femminili, tipo danzare sulle punte dei piedi, mettere al mondo un bambino, conciliare famiglia e lavoro. I body tempestati di strass, la musica che accompagna i movimenti, ogni equilibrio da contorsionista è eseguito con il sorriso: per tutto questo, allo spettatore risulta difficile percepire la tecnica e il rigore che ogni esibizione comporta. Cinque campionesse mondiali riflettono sul commissariamento della casa delle Farfalle e ne nasce un racconto accorato L’articolo di SILVIA PIETRANGELI HO SEMPRE PENSATO che la ginnastica ritmica non potesse che essere uno sport femminile. Cioè uno sport duro, massacrante, di estrema precisione e disciplina, ma all’apparenza facile, naturale, scontato. Proprio come tante altre attività prettamente femminili, tipo danzare sulle punte dei piedi, mettere al mondo un bambino,...

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È nata a Cagliari, cresce tra i libri, la danza e la ginnastica, nel cui mondo si affaccia sin da giovanissima. Nel 1992 entra a far parte della squadra nazionale di ginnastica ritmica e partecipa ai mondiali di Bruxelles, dove vince con la squadra una medaglia d’argento e una di bronzo. Per questi risultati riceve la medaglia d’argento al valore atletico del Coni. Successivamente fonda la Compagnia di Danza Contemporanea Varitmès, con la quale porta in scena numerosi spettacoli in Italia e in Europa, ospite di prestigiosi festival di danza e rassegne teatrali. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli studi di Cagliari, consegue l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Ha vissuto a Berlino, Leeds (Regno Unito) e attualmente risiede a Barcellona, dove si dedica alla scrittura.