Dopo quasi tre anni di pandemia e una guerra, che sembra avviarsi a durare a lungo, sono i più giovani a pagare il prezzo più alto in questi momenti di crisi. I ragazzi che si stanno formando per affrontare il mondo, che oggi più che mai sembra pieno di incertezze, non trovano più i punti di riferimento e la protezione dei loro genitori, spesso travolti nell’affrontare i crescenti problemi quotidiani. Pietro Emiliani (laureando in Psicologia, all’Università di Padova) e Monica Teruzzi (psicologa e coordinatrice dei progetti e del team di Area Scuola del Cta) raccontano le loro esperienze professionali L’inchiesta di ANNA MARIA SERSALE Foto di Pexels da Pixabay SONO SPAVENTATI E impotenti, presi da un senso di inquietudine e di smarrimento, schiacciati da un futuro sempre incerto che ora le immagini in diretta della guerra rendono più angosciante. Il Covid prima, la devastazione e le stragi ora, generano sofferenza e disagi nei ragazzi, spesso abbandonati ai loro incubi da genitori distratti e sotto stress. Il virus e Putin hanno cambiato il loro mondo, sono saltate tutte le regole. La guerra è entrata nella quotidianità, mostra lutti e distruzione e la percezione della vita non è più quella di prima. “La mia più grande paura è assomigliare ai miei genitori,...
Guerra e Covid destabilizzano i più giovani. L’incertezza genera inquietudine, paura e smarrimenti
Anna Maria Sersale
Giornalista professionista, ha lavorato al “Messaggero” dal 1986 al 2010. Prima la “gavetta” in Cronaca di Roma, fondamentale palestra per fare esperienza e imparare il mestiere, scelto per passione. Si è occupata a lungo di degrado della città, con inchieste sugli abusi che hanno deturpato il centro storico. Dal 1997 ha lavorato alle Cronache italiane, con qualifica di vice caposervizio, continuando a scrivere. Un filo rosso attraversa la sua carriera professionale: scuola, università e ricerca per lei hanno sempre meritato attenzione, con servizi e numerose inchieste.