Dalle 11 alle 13 avrà luogo la Commemorazione laica di Massimo Scalia. Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, ha concesso la Sala della Protomoteca per l’ultimo saluto allo scienziato, al politico e all’intellettuale. Il ricordo di autorità ed amici, colleghi universitari e parlamentari, compagni di tante lotte democratiche ed ecologiste. Fisico matematico a La Sapienza, tra i fondatori dell’ambientalismo scientifico in Italia, leader antinucleare, capogruppo dei Verdi alla Camera, presidente della Commissione bicamerale sulle ecomafie, per mezzo secolo Massimo Scalia ha fatto dell’impegno sociale e civile la cifra della sua vita pubblica. Il suo percorso accademico e i suoi meriti scientifici saranno ricordati l’11 gennaio nel trigesimo della morte, in una cerimonia pubblica all’Università di Roma, la sua seconda casa. Di seguito, il saluto del co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli


◆ Il ricordo di ANGELO BONELLI, co-portavoce dei Verdi

Presidio dei Verdi a piazza Montecitorio per festeggiare i 30 anni del partito fondato il 16 novembre 1986 (credit Ansa, foto di Giuseppe Lami); sotto il titolo, Roma 5 maggio 2023, Massimo Scalia relatore al convegno Ail “Curare è prendersi cura. Salute e benessere: il rischio ambientale” (credit Ail, foto di Maurizio Riccardi)

Caro Massimo,

avrei voluto essere lì con te e con tutte le persone che ti hanno voluto tanto bene. Purtroppo la mia bimba Viola non sta bene e sono dovuto tornare rapidamente a casa in Trentino dove ora vivo. So che mi scuserai per questo.

Ci siamo conosciuti tanti anni fa. Era il 1988 ed io giovanissimo volevo fermare dalla cementificazione un’area stupenda e straordinaria: la valle di Malafede a Roma su cui Caltagirone voleva realizzare un milione e mezzo di metri cubi di cemento. Io che vivevo a Casal Bernocchi, quartiere difficile di Roma, scrissi ai deputati Verdi. Tu mi rispondesti subito e chiamasti a casa dei miei genitori, non c’erano ancora i cellulari. Da quel giorno iniziò un comune percorso e un’amicizia. Mi iscrissi ai Verdi e da te imparai che bisognava avere un’approccio analitico per riuscire a fare le battaglie ambientaliste.

Sei stato una guida politica per tanti di noi, la tua ironia e il tuo linguaggio diretto ti hanno caratterizzato, ma è principalmente il metodo scientifico calato nella proposta ecologista a renderti una persona unica ed importante. Nell’ultimo periodo parlavamo molto delle politiche energetiche e tu insistevi affinché in parlamento e fuori si lavorasse per evidenziare quanto l’Eni fosse il vero ostacolo per avviare la transizione ecologica nel nostro paese.

Siamo tutti molto tristi e piangenti, ma a tutti noi ora spetta portare avanti il tuo lavoro che sino a poche settimane fa è stato instancabile. Devo dirti mille volte grazie perché se non ti avessi incontrato sarei una persona diversa ma anche l’ambientalismo italiano sarebbe stato diverso.

Ti abbraccio.

Ciao Massimo

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