Un editoriale dell’autorevole quotidiano americano lancia il sasso, dubitando dell’efficacia dei booster bivalenti anticovid, i richiami oggi raccomandati soprattutto per anziani e soggetti deboli. Un attacco motivato da ragioni scientifiche o viziato da una linea politica? Con i formidabili interessi in gioco, soprattutto economici, è necessario un approccio scientifico che approfondisca un tema che riguarda la vita di tutti. Esaminiamo il problema parlandone con Francesco Broccolo, microbiologo all’Università del Salento e direttore scientifico del Gruppo di diagnostica Cerba. Spiega perché non possiamo stare tranquilli L’articolo di MAURIZIO MENICUCCI I PROSSIMI RICHIAMI vaccinali anticovid? Acqua fresca, se non peggio. Può sembrare lo strillo acchiappa novax di un tabloid da cartoccio per caldarroste. Invece è un fresco editoriale del Wall Street Journal (WSJ), che attacca senza mezzi termini i vaccini bivalenti, oggi raccomandati per il quinto richiamo ad anziani e soggetti deboli, mettendo anche in dubbio la correttezza di chi li ha prodotti e di chi li adottati senza solide garanzie sulla loro utilità. Prima di dar conto di questa ennesima polemica sul modo e sugli strumenti con cui abbiamo affrontato, e finora arginato, visti i grafici in picchiata, la peggiore emergenza sanitaria dei tempi moderni, ricordiamo che cosa sono i cosiddetti ‘booster bivalenti’: vaccini che contengono sia la proteina originaria contro il ceppo Wuhan, sia quella modificata,...

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Inviato speciale per il telegiornale scientifico e tecnologico Leonardo e per i programmi Ambiente Italia e Mediterraneo della Rai, ha firmato reportage in Italia e all’estero, e ha lavorato per La Stampa, L’Europeo, Panorama, spaziando tra tecnologia, ambiente, scienze naturali, medicina, archeologia e paleoantropologia. Appassionato di mare, ha realizzato numerosi servizi subacquei per la Rai e per altre testate.